IMMIGRATI,POLEMICHE CONVALIDE TRATTENIMENTI: CONTENUTO DOCUMENTO ERA MULTILINGUE
Data: Sabato, 23 aprile @ 21:26:53 CEST
Argomento: Cronaca




SANTA MARIA CAPUA VETERE (Caserta), 23 APRILE 2011 (Casertasette) - “La trasformazione in Cie (Centro di identificazione ed espulsione) della tendopoli allestita nella caserma Andolfato di Santa Maria Capua Vetere è un blitz compiuto dal Governo”. A dichiararlo è il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi. “Si tratta di un provvedimento – ha aggiunto Zinzi – calato dall’alto, senza alcuna azione di concertazione con le istituzioni locali. Questa decisione del Governo è devastante per una delle province più critiche sotto il profilo della gestione dell’ordine pubblico e nella quale si stanno compiendo enormi sforzi al fine di prevenire il crimine. In tal modo – ha proseguito il presidente della Provincia di Caserta – salta il cosiddetto modello Caserta, dal momento che tutte le forze dell’ordine dovranno destinare in larga parte i propri organici all’attività di vigilanza e controllo della struttura e ad accompagnare alla frontiera gli immigrati clandestini da espellere, sottraendo risorse ai compiti di istituto. Conseguenza di tutto ciò è il drastico abbassamento del livello di controllo e prevenzione del crimine in tutto il territorio provinciale, tradendo, così, gli obiettivi insiti nel modello Caserta. La trasformazione della tendopoli in Cie è uno schiaffo per la provincia di Caserta e per la città di Santa Maria Capua Vetere. Chiedo l’intervento presso il Governo – ha concluso Zinzi – da parte di tutte le forze politiche e dei parlamentari casertani, affinché si ottenga la revoca di questo scellerato provvedimento”.

Notte tranquilla all'Andolfato

Intanto, terminate le tensioni nella tendopoli dove si è registrata una notte tranquilla, è polemica sulla convalida dei trattenimenti degli immigrati che, stando agli avvocati della Rete Antirazzista Campania sarebbero Gli extracomunitari, sarebbero fuori termine di 48 ore. Convalida che il Giudice di Pace ha eseguito sulla scorta di un documento di consenso e permanenza firmato dagli immigrati all’ingresso della struttura del quale, dicono i legali, ignoravano il contenuto.

Presentate 200 richieste di protezione internazionale. Si riunirà commissione

Dalla questura, invece, fanno sapere che le convalide sono nei termini e che il documento di ingresso era stato predisposto in più lingue per la comprensibilità (molti di quegli immigrati, come hanno affermato molte associazioni sin dall'inizio del loro arrivo in Italia, sono anche scolarizzati). Ma la questione sembra oramai essere superata e «sanata» dalla richiesta di protezione internazionale chiesta dai 200 immigrati sulla quale nei prossimi giorni si esprimerà l’apposita commissione.

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