DISTRETTO IDROGRAFICO, GESTIONE E TUTELA RISORSE IDRICHE: IL PUNTO
Data: Venerdì, 22 aprile @ 15:56:06 CEST
Argomento: Ambiente




CASERTA, 21 APRILE 2011 (Casertasette) - “Un passo operativo verso il federalismo dei territori. Il Documento Comune di Intenti siglato a Roma con le Regioni del Distretto Idrografico, rappresenta un passo in avanti per le regioni meridionali verso la dotazione di strumenti concreti di tutela e governo risorse Idriche”, sottolinea Il Segretario Generale del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale Vera Corbelli, nel corso della conferenza stampa svoltasi presso la sede a Caserta. “Dopo l’adozione del Piano di Gestione delle Acque- continua Corbelli-, continua l’azione di progettazione e programmazione degli interventi in materia di tutela e gestione delle risorse idriche nell’ottica di una innovazione incisiva ed immediata, specifica e di sistema, in particolare per i servizi che toccano tutti i cittadini, imprese ed Istituzioni: la tutela delle acque nei loro diversi impieghi e la difesa dalle acque. Con orgoglio rivendico il lavoro svolto in coordinamento con le regioni meridionali, per dare al mezzogiorno d’Italia una programmazione straordinaria che ci è stata sollecitata dall’Unione Europea e che stiamo portando avanti con impegno e attenzione al territorio”. Il documento di intenti siglato a Roma nei giorni scorsi con le regioni, il concreto impegno di dare vita ad un accordo di programma che sarà inserito nel Piano per il Sud messo a punto dal governo, così come anticipato al Ministro Fitto. Nel documento le regioni si impegnano perseguire la strategia di governo della risorsa idrica attraverso la messa a disposizione della risorsa idrica di qualità e quantità atta a garantire gli usi legittimi: potabile(prioritario rispetto agli altri usi legittimi); irriguo; industriale; idroelettrico; tutela e buon funzionamento degli ecosistemi; integrazione della politica sostenibile delle acque con le altre politiche territoriali rigurdanti il sistema naturale/ambientale, il sistema agricolo, il sistema acquacoltura-molluschicoltura-pesca costiera, il sistema industriale; il sistema turistico. Ancora di dare attuazione del sistema tecnico informatizzato comune sul patrimonio idrico distrettuale dando mandato all’Autorità di Distretto (ruolo attualmente ricoperto per la redazione del Piano di gestione dall’Autorità di bacino dei fiumi Liri, Garigliano e Volturno, d’intesa con le Regioni) di attuare il piano menzionato, d’intesa con i competenti uffici che saranno individuati da ciascuna Regione; dare attuazione al trasferimento di risorse idriche che dovrà basarsi sull’etica ambientale, sociale ed economica e dovrà essere inquadrato nel Piano di Gestione Acque del Distretto dell’Appennino Meridionale basandosi sulla: sostenibilità idrologica e idrogeologica; sostenibilità ambientale; sostenibilità sociale; sostenibilità economica. Di pervenire, in tempi rapidi, alla stipula di un unico Accordo di Programma tra le Regioni afferenti il territorio dell’Appennino Meridionale, sempre e comunque nel rispetto di un governo unitario della risorsa idrica, che con criteri di equità tenda a regolamentare gli stessi trasferimenti anche alla luce di una valutazione più aggiornata e precisa dei fabbisogni idrici e delle disponibilità attuali delle singole regioni.





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