PROCESSO BUNGA BUNGA: SALTA FUORI IL FILONE DELLE MOZZARELLE DOP A LUGANO
Data: Martedì, 22 marzo @ 09:26:30 CET
Argomento: Cronaca


Le "mozzarelle"alla dogana, Mora e il finanziere



CASERTA, 21 MARZO 2011 (Casertasette) - Nel particolare e complesso procedimento detto Bunga Bunga, spuntano fuori anche le mozzarelle di bufala campana Dop (quelle che vogliono regalare a vita all'autore di Gomorra). Infatti, negli atti dell'indagine - riferisce il 19 marzo scorso il Corriere della Sera - si apprende che a febbraio è stato interrogato come teste S.R. un finanziere alla frontiera italosvizzera di Chiasso da fine 2007 a fine 2010, dai pm che si interessano al versante svizzero di Mora, che alla Bsi di Lugano ha un conto sul quale sarebbero stati versati in gennaio e marzo 2010 gli assegni per 2 milioni e 450.000 euro provenienti dal premier tramite il suo ragioniere. A sentire il militare - scrive il Corsera - quando nel marzo 2010 gli capita di controllare l’auto di uno stretto collaboratore di Lele Mora, «questa persona mi diede il suo biglietto da visita» . E perché? «Non lo so, l’ha fatto di sua spontanea volontà» . Comincia così a frequentare sia il collaboratore sia Mora. E nel frattempo accade che i due passino spesso la frontiera, «è capitato 3 o 4 volte che mi avvisassero che stavano per arrivare al confine» , capita che vengano controllati «non da me ma da altri colleghi del mio stesso turno» . E capitano telefonate intercettate con il collaboratore, come quella che il pomeriggio del 26 ottobre 2010 verte sulle "mozzarelle"che il collaboratore di Mora sembra portare al finanziere, e che costui sembra ricevere con particolare circospezione: "Ok, allora fai una cosa, entra nell’area di servizio. Ti aspetto qui, vengo con una busta e me la carico dentro... lì sotto l’area di servizio, così non ci vede nessuno, hai capito?". La risposta del militare ai pm non è il massimo dell’attendibilità, scrive il Corsera: «Non volevo che gli altri colleghi vedessero, il collaboratore di Mora che mi ha portato in scatole di polistirolo campioni di buone mozzarelle di bufala che un suo conoscente produceva in Campania, poi io le ho portate in un ristorante di Lugano al cuoco perché le provasse» . E perché? «L’ho fatto per bontà».

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