INCHIESTA ABUSI VILLAGGIO RAGAZZI: INDAGATI IN TRIBUNALE PER INTERROGATORI
Data: Mercoledì, 02 marzo @ 10:14:20 CET
Argomento: Cronaca




CASERTA, 2 MARZO 2011 (Casertasette lancio ore 9:00) Lasceranno le loro rispettive abitazioni dove sono detenuti agli arresti domiciliari, questa mattina, per raggiungere il secondo piano del tribunale di Santa Maria Capua Vetere i cinque degli otto indagati nell’ambito di un’inchiesta della Procura dove si ipotizzano i reati di abusi, maltrattamenti e, in un caso violenza sessuale. Ad interrogare gli educatori Domenico Bellucci (56 anni), Vincenzo Crisci (30 anni), Francesco Edattico (53 anni), Gianluca Panico (33 anni) e la professoressa della scuola media Maria Iesu (37 anni) ci sarà il gip Giuliana Taglialatela, giudice che l’altro giorno ha firmato gli arresti chiesti dai pm Ilaria Sasso Del Verme e Giovanni Cilenti. I cinque, difesi dagli avvocati Mariano Omarto, Finizio Di Tommaso, Nello Sgambato, Gerardo Tommasone e Maurizio Capasso, possono avvalersi della facoltà di non rispondere o chiarire la loro posizione sulle infamanti accuse mosse dagli inquirenti sulla base delle indagini della polizia. Ma a quanto pare, sono tutti intenzionati a fornire la loro versione dei fatti per contrastare gli elementi dell’indagine che resta formalmente ancora aperta. Insulti, umiliazioni, schiaffi, un bambino scaraventato giù per le scale, qualcuno finito all'ospedale per essere medicato. In una indagine durata un anno e mezzo circa, tra mille cautele e sempre alla presenza di psicologi della Asl di Caserta, gli agenti della sezione Reati in danno di minori e abusi sessuali della Squadra Mobile di Caserta hanno interrogato 30 piccoli testimoni, tutti presunte vittime delle violenze poste in essere all'interno della da quattro educatori e una maestra. Non si escludono altri sviluppi come un possibile coinvolgimento di altre persone come emerge da qualche «omissis» dell’ordinanza cautelare di 24 pagine. Tutti incensurati i destinatari del provvedimento: oltre ai quattro educatori e all'insegnante ci sono altri tre indagati per abuso dei mezzi di correzione, tra cui qualche ex vertice amministrativo della Fondazione, per aver occultato ciò che accadeva. I ragazzini, in diversi episodi contestati a vario titolo, venivano appellati con epiteti offensivi (puorco, maiale, handicappato, scemo) spinti, costretti a fare la doccia nudi o ad assistere alla tv senza che potessero stare comodi e obbligati a non ridere anche per le scene divertenti. Sarebbero volati schiaffi, percosse (in un caso anche con una cintura) mentre la professoressa della scuola media avrebbe raccontato vicende intime con «parole zozze» e imitato l’atto sessuale alzandosi la gonna e strusciandosi sul ventre di due ragazzini con «movimenti sexy» dopo averli fatti stendere supini. In un altro episodio avrebbe spinto contro il muro un dodicenne dandogli una ginocchiata tra le gambe.

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