GOVERNO E AMBIENTE: IL SENATO AZZERA 4 CAVE FRA CUI QUELLA DI CASERTA
Data: Mercoledì, 19 gennaio @ 22:37:26 CET
Argomento: Ambiente




CASERTA, 19 GENNAIO 2011 (Casertasette) - Il Senato approva con modifiche il decreto sull'emergenza rifiuti che ora torna all'esame della Camera. Il provvedimento consente il subentro delle amministrazioni territoriali della Campania nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Ecco il nuovo testo con le modifiche apportate dal Senato. E' stato approvato un emendamento che introduce il reato penale di abbandono dei rifiuti per strada. Oltre alle discariche di Andretta, in provincia di Avellino, di Cava Vitiello e Serre, in provincia di Salerno, il Senato ha tolto dall' elenco delle discariche da realizzare in Campania anche la Cava Mastroianni a Caserta. Altra modifica importante: "l'uso delle cave dismesse come siti di stoccaggio, soprattutto quelle transitate alla proprietà dello Stato" come ha spiegato il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo. Riguardo ai poteri del governatore della Campania in materia è stata introdotta la possibilità per il presidente Caldoro di sveltire le gare per la costruzione dei termovalorizzatori e di definire con una ordinanza i flussi di rifiuti per conferimenti interprovinciali. Per il resto il testo non modificato stabilisce che il presidente della Regione, sentiti le province e gli enti locali interessati, potrà nominare commissari straordinari che abbiano adeguate competenze tecnico-giuridiche con potere di agire in deroga alla legislazione vigente in materia di appalti pubblici e di valutazione di impatto ambientale, al fine di garantire la realizzazione urgente dei siti da destinare a discarica e ad impianti di trattamento o di smaltimento dei rifiuti destinati al recupero, produzione o fornitura di energia mediante trattamenti termici di rifiuti nella regione Campania. Il testo esplicita, poi, la procedura semplificata relativa alla valutazione di impatto ambientale (VIA). Viene quindi autorizzata la realizzazione di impianti di digestione anaerobica della frazione organica derivante dai rifiuti, per ridurre il conferimento in discarica dei residui dei rifiuti trattati. Alla provincia di Napoli vengono poi trasferite le funzioni in precedenza attribuite ad Asia Spa per garantire la funzionalità dell'impiantistica al servizio del ciclo di gestione dei rifiuti nel territorio della provincia di Napoli, oltre alla gestione gli impianti di selezione e trattamento dei rifiuti ubicati nei comuni di Giugliano e Tufino. Si introducono speciali sanzioni per i comuni che non raggiungono gli obiettivi minimi di raccolta differenziata: potranno essere diffidati dai prefetti a mettersi in regola entro 3 mesi, decorsi inutilmente i quali potranno essere nominati commissari ad acta.

Zinzi: una vittoria dell'Udc

"L'approvazione al Senato dell'emendamento presentato dal capogruppo dell'Udc, Gianpiero D'Alia, che cancella la cava Mastroianni dall'elenco dei siti destinati a discarica, conferma quanto abbiamo da sempre affermato. Sin dall'inizio avevo garantito che quel sito non sarebbe diventato una discarica e ora ne abbiamo la certezza". A dichiararlo è il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, che ha spiegato come l'esclusione della cava Mastroianni dall'elenco dei siti destinati a discarica fosse "una delle condizioni per chiudere l'accordo di palazzo Chigi di qualche settimana fa". "Questa - ha aggiunto Zinzi - è la risposta migliore a chi aveva mostrato scetticismo se non addirittura pessimismo rispetto al nostro impegno. In ogni caso, anche senza l'approvazione di questo importante emendamento, non avremmo mai permesso che la cava Mastroianni diventasse una discarica". Per Zinzi, infatti, in quell'area va "continuata l'azione di bonifica iniziata con lo svuotamento del cosiddetto panettone e proseguita con la tutela di Cava Mastroianni. Questa zona, che riguarda i comuni di Caserta, San Nicola La Strada, San Marco Evangelista e Maddaloni, è stata per troppo tempo teatro di scempi ambientali. Per tali ragioni, deve essere bonificata e restituita ai cittadini".
Nella stessa giornata una nota del Pd (Picerno, Zinzi, Armato) si attribuisce la vittoria della cancellazione operata dal Senato del Governo Berlusconi. Confusioni politiche.





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