POLITICA: DE MICHELIS A CASERTA INTERVIENE SU VICENDA IRAQ
Data: Sabato, 15 maggio @ 18:28:54 CEST
Argomento: Politica




"Le dichiarazioni del segretario di Stato americano, Colin Powell, e dei ministri degli esteri di Gran Bretagna, Giappone e Italia, di rimanere con proprie truppe in Iraq solo se lo desiderano gli iracheni, dimostrano che si vuole riconoscere la sovranità dell'Autorità irachena". Lo ha detto a Caserta Gianni De Michelis a margine di un incontro elettorale con iscritti e simpatizzanti del Nuovo Psi. "Ciò dice con chiarezza - ha osservato il leader del Garofano - che non c'é nessuna volontà di portare avanti delle operazioni che siano contro la volontà della popolazione irachena e che abbiano, quindi, il carattere di operazioni militari di tipo di occupazione. Si tratta di una risposta indiretta molto importante alle posizioni che le opposizioni, in modo particolare all'Ulivo, hanno preso in queste ore in Italia, per cui senza tenere conto di questi importante evoluzioni ci si limita per ragioni di pura propaganda domestica a proporre il ritiro tout court delle truppe italiane dall'Iraq, quindi facendo la scelta di abbandonare quel Paese nel caos, e di fatto alla mercé dell'azione di quelle minoranze terroristiche o ex saddammiane che io credo nessuno in Italia possa appoggiare". Secondo De Michelis, l'evoluzione della situazione in Iraq "conferma la validità della posizione che Socialisti Autonomisti e Riformisti e Nuovo Psi hanno preso". "Noi, naturalmente, insisteremo con il Governo - ha aggiunto - affinché nei prossimi giorni si muova ulteriormente su questa linea perché ora il passo ulteriore che deve essere fatto è quello di avere un'iniziativa capace di coinvolgere nell'assetto dopo il 1 luglio in Iraq anche i paesi arabi islamici della Regione, a partire da quelli circostanti". Conversando con i giornalisti, De Michelis, sempre a proposito dell'Iraq e della richiesta della lista Prodi di ritirare il contingente italiano il 20 maggio, ha affermato che "la posizione di Prodi mostra tutta la contraddizione dell'Ulivo". "Come presidente della Commissione Europea, Romano Prodi tiene e dovrà tenere nel futuro una certa linea - ha osservato De Michelis - come capo della coalizione, per paura di perdere i voti di Bertinotti e della parte massimalista della sua coalizione, deve tenere una posizione contraddittoria". "Denuncia, perciò, con questo - ha concluso De Michelis - l'impraticabilità di una possibile ipotesi futura di una maggioranza cosiddetta di centrosinistra alla guida del nostro Paese, perché sarebbe una maggioranza minata da tali contraddizioni interne che le renderebbero impossibile qualsiasi azione di governo".





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