GIUSTIZIA, INCOMPATIBILITA' MAGISTRATI: OGGI FOCUS ORDINE AVVOCATI
Data: Giovedì, 23 settembre @ 19:55:12 CEST
Argomento: Cittadini e Giustizia




SANTA MARIA CAPUA VETERE (Caserta), 23 Settembre 2010 – Il tema delle incompatibilità e delle parentele dei magistrati nella giurisdizione campana sono stati al centro di un incontro tenutosi oggi presso il Palazzo di Giustizia di Santa Maria Capua Vetere dove hanno partecipato giudici e avvocati confrontatisi sulla delicata questione. A rendersi promotore dell’iniziativa è stato il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), presieduto da Elio Sticco, richiamando il recente “Vademecum sui consigli giudiziari” editato dal Consiglio Nazionale Forense che si incentra sulla cooperazione tra avvocatura e magistratura in caso di segnalazioni di anomalie e disfunzioni legate a incompatibilità ambientali. Hanno arricchito il dibattito gli interventi del presidente del tribunale sammaritano Andrea Della Selva; presidente dell’Unione degli ordini forensi della Campania, prof. Franco Tortorano; del sostituto procuratore Silvio Marco Guarriello (in rappresentanza del capo della Procura Corrado Lembo) e del presidente dell’ordine degli avvocati Michele Marcone. “La vigilanza e le eventuali segnalazioni dell’avvocatura su eventuali casi di disfunzioni e anomalie – ha precisato Sticco – vanno viste in uno spirito di armonia con la stessa magistratura, evitando astio e acredine. La ricetta potrebbe essere la prevenzione, da tradursi in una sensibilità del magistrato ad astenersi dai processi per motivi di opportunità”. Al centro dell’incontro anche gli effetti legati alle incompatibilità: da quelli che toccano la sfera degli incarichi professionali alla ricusazione che, proprio in virtù del nuovo spirito di collaborazione con l’avvocatura promosso dal Consiglio nazionale forense, andrebbe scongiurata per evitare attriti nella giurisdizione. Per il presidente dell’Unione regionale degli Ordini Forensi, prof. Franco Tortorano “si tratta di un problema da tempo posto sul tappeto ma che non ha mai trovato una soluzione da parte degli organi deputati, ovvero il Consiglio Nazionale della Magistratura. L’avvocatura ha preso questa iniziativa e tutti noi ci auguriamo che qualcosa di positivo possa uscir fuori. Questo non solo per sottolineare che la situazione tocca la sfera dell’incompatibilità ambientale, ma anche quella dell’immagine”. Il presidente del tribunale, Andrea Della Selva, parlando di rapporti cordiali con l’avvocatura, ha precisato il rispetto dei propri ruoli tra le due categorie e la assoluta terzietà dei giudici nel circondario ponendo l’accento anche sul sottodimensionamento delle toghe. Apprezzato anche l’intervento del pm Silvio Marco Guarriello, a proposito dell’istituto della ricusazione che non muterebbe la serenità dell’attività del magistrato. Ad auspicare un’adeguata legge professionale con un’apposita sezione distrettuale, è stato invece il presidente degli avvocati di Sala Consilina (Salerno), Michele Marcone. Il presidente Sticco ha anche voluto richiamare un recente intervento del già consigliere del Csm Vincenzo Siniscalchi, penalista e parlamentare, che nei giorni scorsi aveva parlato di mogli, mariti, fratelli e sorelle di magistrati che fanno gli avvocati che “devono sì esercitare in settori separati tra civile e penale: ma questo limite – si era detto - è abbastanza sufficiente?”.

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