CASERTA: IL TERZO CARCERE DELLA CAMPANIA SENZA AGENTI PENITENZIARI
Data: Martedì, 07 settembre @ 09:11:21 CEST
Argomento: Cronaca




SANTA MARIA CAPUA VETERE, 7 SETTEMBRE 2010 - La casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere tra i penitenziari più «affollati» in Italia e terza in Campania, dopo quelle di Napoli e Secondigliano. Il caso del sovraffollamento delle carceri, tocca inevitabilmente anche quella di Santa Maria Capua Vetere dove la cosiddetta «capienza tollerabile» è stata superata da anni. L'indice di sovraffollamento – informa una nota della Uil Pa Penitenziari a firma di Eugenio Sarno - è pari al 35 per cento. E su tutti gli istituti penitenziari il caso di Santa Maria Capua Vetere è quello che preoccupa di più. E non solo perché in una cella ci sono fino a dieci detenuti, ma anche per la «qualita» dei detenuti: manovali, gregari della camorra. E' come se la geografia dei clan si stesse ridefinendo anche all'interno delle carceri soprattutto nel Casertano. Questi i numeri del sovraffollamento nelle quattro carceri campane: a Santa Maria Capua vetere 837 detenuti contro i 547 pervisti dalla massima capacità di ricezione (+ 290); (366 alta sicurezza di cui 30 donne; 360 in attesa di giudizio, circa il 40 per cento e quasi il 40 per cento di stranieri; 409 poliziotti penitenziari oltre a 102 del Nucleo Traduzioni Provinciale) ad Aversa (Opg) 301 contro i 259 (+ 42); a Carinola 372 contro i 332 (+40) e ad Arienzo 94 contro i 52 (+42). Il tutto a fronte di condizioni di sicurezza che, sottolinea il sindacato, rischiano di saltare: basta pensare che sono 438 gli agenti su 550 previsti, però, in merito ad una presenza detentiva normale. Complessivamente nelle sedici carceri campane sono 7424 i detenuti presenti (7149 uomini e 275 donne),a fronte di una capienza regolare di di 5506. «Santa Maria Capua Vetere resta senza dubbio la situazione di maggior rischio e non solo per il sovraffollamento - avverte Sarno – mi pare chiaro che alla ripresa la situazione dell'istituto sammaritano va affrontata con i vertici dipartimentali e regionali dell'amministrazione». Intanto, in ordine all’ennesimo caso di mancata erogazione dell’acqua nel carcere sammaritano (l’acqua viene portata anche con autobotti) per il quale sono stati destinati lo scorso anno un milione e 700 mila euro per un nuovo sistema idrico da 5 km da realizzarsi con un bando comunale, l’amministrazione sammaritana fa sapere in una nota che ci sono stati due incontri all’inizio di luglio con il Provveditorato alle Opere Pubbliche e il Ministero di Giustizia, Dipartimento Amministrazione Penitenziaria al quale dovrebbe fare seguito un protocollo di intesa della Direzione Generale del Ministero per un intervento risolutivo.

Follow Casertasette on Twitter







Questo Articolo proviene da Casertasette
https://lnx.casertasette.com

L'URL per questa storia è:
https://lnx.casertasette.com/modules.php?name=News&file=article&sid=19930