IMMIGRATI E CAMORRISTI: FERMATI 24 CITTADINI DELL'EST APPARTENENTI A CLAN
Data: Mercoledì, 12 maggio @ 17:20:41 CEST
Argomento: Cronaca




Sono partite dall'assassinio di Gouthnik Lyobomir, un boss ucraino di 39 anni (freddato nella camera da letto della sua abitazione di Castelvolturno, davanti a moglie e figlie) le indagini che oggi hanno portato al fermo di 24 immigrati dell'est europeo, quasi tutti ucraini, sprovvisti di permesso di soggiorno. L'inchiesta è condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, sequestro di persona e rapina aggravata. L'indagine sui sodalizi criminali formati da immigrati dell'Est è partita proprio dal plateale omicidio commesso nel febbraio dello scorso anno. Nel corso delle investigazioni è stata scoperta l'esistenza di varie organizzazioni criminali internazionali, operanti in Campania e sulla riviera romagnola, dedite allo sfruttamento della prostituzione, al "pizzo" sui propri connazionali ma anche alla tratta di persone da avviare al lavoro nero in Italia. 'Tariffe' che oscillavano dai 50 ai 150 euro per pagare i 'capibastone' e pagarsi quindi la sosta nelle aree riservate ai bus a Napoli provenienti dalla Moldavia, Polonia e Ucraina che trasportano immigrati e poveri beni provenienti dai paesi di origine. E' uno dei particolari che emergono da un'inchiesta della Dda di Napoli e dei carabinieri di Aversa da cui è scaturito l'arresto di 23 immigrati dell'est europeo. Secondo le indagini, condotte dai pm Raffaello Falcone, Raffaele Marino e Carmine Esposito, a Napoli e Caserta, e successivamente anche sul litorale di Rimini, operavano vere e proprie organizzazioni criminali di tipo mafioso che controllavano i flussi di immigrazione clandestina, il trasporto delle merci dall'est Europa e lo sfruttamento della prostituzione. Le indagini, a cui ha collaborato anche il Sisde, hanno consentito di accertare la feroce rivalità tra bande di ucraini che si contendevano il controllo del territorio a Napoli, Caserta, Salerno e Rimini. L'indagine ha consentito la scoperta di organizzazioni mafiose, strutturate non in mood verticistico ma 'orizzontale' coma la 'ndrangheta calabrese, dedite (casertasette) alla tratta di esseri umani da avviare al lavoro dai paesi della ex Unione sovietica all'Italia, alla richiesta di tangenti a loro connazionali, alla richiesta del pizzo ai trasportatori e conducenti di bus addetti al trasporto di persone e cose dalla ex Unione sovietica e infine allo sfruttamento della prostituzione a cui erano state avviate ragazze dell'est. Le indagini sono scaturite dall'omicidio di un ucraino Lybomir Goutnik, ucciso a Castelvolturno (Caserta) il 23 febbraio del 2003. L'omicidio, secondo gli investigatori, era solo uno degli episodi di scontro tra le bande rivali di ucraini. Il pizzo ai conducenti di bus era un fenomeno attivo a Napoli al cosiddetto parcheggio della 'Marinella' dove sono soliti sostare in gran numero i trasportatori dell'est. Nelle indagini della Dda è emerso un tentativo di sequestro ai danni del capo della cosca ucraina di Napoli, Valery Harashchuck - che figura tra i 23 arrestati - tentativo a cui l'ucraino riuscì a sfuggire.





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