CASERTA, SETTEMBRE AL BORGO STORY: PRESENTATO VOLUME PER 40ma EDIZIONE
Data: Martedì, 31 agosto @ 19:14:28 CEST
Argomento: Spettacoli


Paola Servillo, direttore del Settembre al Borgo taglia la torta in occasione della presentazione di un volume sui 40 anni della manifestazione di Casertavecchia: nel 1971 la prima edizione con Paola Todisco e Albertazzi



CASERTA, 30 agosto 2010 - Il Settembre al borgo celebra il suo quarantennale, sei giorni per un programma dimezzato rispetto alla tradizione, ma i finanziamenti, comunque assicurati da Regione, Comune, Provincia, Camera di Commercio e sponsor privati, sono quelli che sono e i direttori artistici, Paola Servillo e Ferdinando Ceriani, hanno fatto di necessità virtù. Il simbolico taglio del nastro c’è stato lunedì sera nella sede dell’Ept, occasione quella di presentare il volume edito da Mario Guida e realizzato da Michele De Simone, un album-storia della manifestazione, firmato con la conoscenza diretta che di questa manifestazione l’autore ha avuto come inventore-organizzatore, prima, e cronista poi. C’erano l’assessore regionale Giuseppe De Mita, il sindaco Nicodemo Petteruti, il presidente della Camera di Commercio Tommaso De Simone a raccogliere il consuntivo di Enzo Iodice, amministratore dell’Ept. «Una soddisfazione - ha detto - aver condotto le ultime quattro edizioni, sulla scia di una tradizione fatta di qualità». «Quando una manifestazione ha la continuità del Settembre al Borgo, scandita da quarant’anni di successi - ha aggiunto De Simone - significa che entra nella memoria storica e per questo il suo ricordo va tutelato, perché diventato patrimonio collettivo». E il patrimonio di ricordi dei primi quarant’anni del festival è tutto nel libro, dove scorrono i programmi dalla prima edizione, la tre-giorni del 1971. Si cominciò con le Sacre Rappresentazioni affidate a Paolo Todisco che ancora ne produce nelle città d’arte italiane, indimenticabili interpretazioni di Paola Borboni, Mario Scaccia, Giorgio Albertazzi nel contesto del borgo medievale. Giulietta MasinaI MALANNI DI FELLINI - Il salto da quel genere di spettacolo al filone di oggi è la dimostrazione del dipanarsi di generi e di cultura, anche sperimentazioni cui i direttori artistici hanno chiamato attori che a Casertavecchia testano le novità. Il festival fu apprezzato da Giulietta Masina (come testimonia una delle foto ricordo affidata alle mani - e agli occhi - di Mauro Nemesio Rossi) che nel borgo conobbe la cuoca-pranoterapeuta Maddalena Farina che fu «reclusa» per un mese a Roma a curare i malanni immaginari di Federico Fellini.

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