FALLIMENTO SOSPETTO STT: PROCESSO A ROMA PER NATALE (EX PRESIDENTE GLADIATOR)
Data: Mercoledì, 12 maggio @ 06:51:10 CEST
Argomento: Giudiziaria




Caserta - Si aprirà tra due settimane, davanti al tribunale di Roma, un processo per concorso in truffa e patrocinio infedele a carico dell’imprenditore del settore tabacchicolo Mario Natale (pià noto alle cronache per aver ricoperto la presidenza del club calcistico sammaritano Gladiator) sotto accusa con altri tre imputati. Tra questi, anche un avvocato che svolge le funzioni di giudice onorario aggregato presso il tribunale sammaritano, Luigi Battaglino, che non potrà comunque essere giudicato a Santa Maria Capua Vetere il quale risponde nella sua qualità di procuratore generale alle liti giudiziali di una società poi fallita. Al centro dell’inchiesta, nata nel 1999 dalla denuncia di due imprenditori toscani soci della Spa «Stt» di Pignataro Maggiore, società di trasformazione tabacchi (di cui era socio e componente del Cda lo stesso Natale), il fallimento e la conseguente vendita all’asta dello stabilimento aggiudicato aggiudicato ad una società immobiliare (pure ritenuta vicina al socio dell’impresa fallita) per duecento milioni di vecchie lire a fronte del valore stimato di tre miliardi. Insieme a Natale e Battaglino si trovano sotto processo anche Andrea Sguazzini, che l’accusa indica come socio in affari del Natale e Giuseppe Bianco, custode dello stabilimento della società «Stt» accusati di concorso in truffa. Gli imprenditori dai quali partì la denuncia sono convinti che con una serie di operazioni speculative gli imputati si sarebbero procurati un ingiusto profitto: l’accusa parla di dieci miliardi di vecchie lire. Su impulso del Natale, in particolare, i beni della «Stt» sarebbero stati affittati ad un’altra società, la «Pantabac» (amministrata da Sguazzini). Intanto, contro la «Stt», lo stesso Natale avrebbe promosso personalmente ed a nome di altri quattro procedure di esecuzione mobiliare e due istanze di fallimento che ridotto la società al fallimento. Azioni legali portate avanti anche per conto dell’«Agrit» (associazione agricola tabacchi) di cui era presidente sempre Natale. Di qui la vendita all’asta della «Stt» aggiudicata per 200 milioni alla «Immobiliare Vesuvio», tra i cui soci figurerebbe una persona pure vicina all’imprenditore di Casal di Principe. Il tracollo sarebbe arrivato per la mancata costituzione in giudizio di Battaglino che non avrebbe avvertito i soci delle pendenze le cui notifiche sarebbero state nascoste dal Bianco. Accuse che la difesa degli imputati ritiene infondate e pronte ad essere smontate in dibattimento.





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