IL CORAGGIO DI DENUNCIARE: INTERVISTA ESCLUSIVA DI FREEDOM24
Data: Giovedì, 26 agosto @ 16:35:10 CEST
Argomento: Cronaca


I direttore di Freedom24, Andrea Di Bella, in un faccia a faccia con il protagonista di una clamorosa protesta impiantata davanti a Palazzo Montecitorio



ROMA, 26 AGOSTO 2010 -
"IL CORAGGIO DI DENUNCIARE, NON HO PAURA"

di Andrea Di Bella
Intervista esclusiva a Francesco Carbone

Francesco Carbone, 35 anni. Ha deciso di impiantare una grande protesta davanti a Palazzo Montecitorio, a Roma. Quali sono le sue motivazioni?
Le motivazioni sono ovvie, e mi hanno portato a organizzare una grande protesta contro la malagiustizia italiana. Io stesso, in prima persona sono vittima di mala giustizia, e tante persone come me lo sono state e lo sono tuttora. Ho deciso di unire tutte queste persone che hanno denunciato giudici, magistrati, avvocati, forze dell'ordine per aver aggiustato a piacimento, insabbiato e alterato processi per favorire elementi con cui erano collusi. La nostra unione sta facendo in modo che altre persone a noi sconosciute si uniscano alla protesta non sentendosi piu' sole. In Italia i casi sono migliaia, e il mio intento è quello di farli venire tutti allo scoperto.

Dice di aver avuto lei stesso esperienze di quella che in molti contesti ha definito e definisce malagiustizia. Possiamo chiederle di cosa si tratta?
Ho preteso di lavorare in sicurezza e in pieno rispetto del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Per questo sono stato allontanato da Poste Italiane come elemento indesiderato, e questo dopo aver subito varie minacce e varie offerte per cessare le mie lamentele lavorative.
Ho denunciato all'Ispettorato del Lavoro anche la presenza di lavoratori in nero all'interno di Poste Italiane tramite l'appalto del servizio del trasporto postale. L'Ispettorato non ha effettuato alcun controllo. Ho denunciato all'Usl gravi carenze sulla sicurezza e sull'igiene dei posti di lavoro e non è stato fatto alcun controllo serio, anzi hanno prodotto e accettato documenti falsi.
Ho denunciato il tutto anche alla Cgil, solo che la sindacalista prima mi prepara la vertenza e poi, comandata dall'appaltante e dai dirigenti di Poste Italiane, non avvia mai la documentazione.

Ho letto di una sua collaborazione con la Guardia di Finanza.
Ho collaborato per sei mesi con la Guardia di Finanza pensando che avrebbero sistemato tutto loro, e invece ho scoperto che erano stati inviati di proposito per controllare quali prove avevo in mano contro Poste Italiane e contro le ditte che avevano in mano l'appalto. Ho fatto denuncia di tutti i gravi episodi alla Procura di Verona. La denuncia è composta da 49 pagine con 62 allegati cartacei, 40 foto e 80 video. Il documento è stato inserito da subito con la dicitura "persone da identificare" e a mod. 45 fncr (fatti non contenenti reato). E' stata archiviata dopo 17 mesi e 8 giorni senza che sia stata avviata alcuna indagine, senza che sia stato interpellato alcun Gip, senza mai essere avvisato in caso di archiviazione e senza inserire alcuna motivazione. L'archiviazione è arrivata nel momento in cui sono riusciti a comprare i miei avvocati.

E cos'ha fatto.
Ho dovuto denunciare con querela sia i procuratori capo, i finanzieri e tutti coloro che hanno impedito e/o omesso e ritardato il normale svolgimento delle indagini. Mi sono rivolto a tutti gli onorevoli e senatori e ho avuto qualche risposta non degna di uomini che possono definirsi onorevoli e nessuno di tutti gli altri mi ha risposto. Ho fatto istanze per verificare l'operato dei magistrati, degli ispettori dell'Usl e dell'Ispettorato del Lavoro e dei finanzieri, ma non ho ricevuto alcuna risposta nè dal Ministero della pubblica funzione né dalla Giustizia né dal Lavoro. Ho anche un'istanza posta all'attenzione dell'onorevole Fini e lo stesso l'ha indirizzata alla commissione competente del parlamento, e anche lì nessuna risposta. Ho scritto per tre volte al Presidente della Repubblica senza ricevere mai risposta. Ho fatto due istanze al Csm e mi hanno risposto dicendomi che l'operato dei magistrati non è di loro competenza. La lettera, però, era ciclostilata, e anche tutti gli altri singoli cittadini che hanno inviato denunce simili ne ricevettero una uguale, in quanto le avevamo sovrapposte e risultarono identiche sia nella forma che nel contenuto. Cambiava solo il nominativo e il numero di protocollo. Per concludere, ho formulato due petizioni indirizzate al Parlamento Europeo che sono attualmente in commissione in attesa del vaglio.

L'hanno costretta a licenziarsi?
Oltre ad avermi costretto a licenziarmi, tutte le mie denunce per associazione a delinquere finalizzate all'evasione fiscale e sfruttamento di lavoro nero sono state insabbiate da tutti gli organi istituzionali a cui mi sono rivolto, e che ho di conseguenza denunciato con altre denunce penali.

Possiamo chiederle di quale ufficio postale si tratta?
Non e' un ufficio postale.

Si spieghi meglio allora. Dia la sua denuncia pubblicamente.
Ho denunciato fatti accaduti dentro il centro meccanografico postale di Verona.

E si sente di fare i nomi di chi le ha offerto del denaro per tacere?
Altro che se me la sento. Ho denunciato con querela il direttore del triveneto di Poste Italiane Roberto Arcuri e gli appaltanti del trasporto postale. Le offerte di sedermi a un tavolo con l'appaltante Raffaele D'Agostino o con il direttore del triveneto dei trasporti Salvini mi sono arrivate dal braccio destro dell'appaltante Andrea Salvalaio, che faceva da tramite tra me e loro.

Quindi, chi ha tentato di corromperla è il direttore dei trasporti postali del triveneto?
Chi ha tentato di corrompermi è stata la Sannita S.r.l., società appaltatrice dei trasporti postali di Verona, Padova e Venezia nella persona di Raffaele D'Agostino, attraverso Andrea Salvalaio, quest'ultimo tramite anche di Poste Italiane e della società appaltatrice. Ho registrazione audio sia degli incontri e delle telefonate in cui c'erano sia le offerte che le minacce. Sono stato minacciato anche da Walter Catto, altro braccio destro dell'appaltante.

Lei lavorava proprio per questa Sannita S.r.l.?
Si, lavoravo come responsabile dell'appalto su Verona e provincia. Mi occupavo di tutto, facevo anche l'autista.

Perchè mai avrebbero tentato di corromperla?
Per non farmi procedere con le mie denunce all'Ispettorato del Lavoro, all'Usl e al sindacato. E per non far infevorire tutti gli autisti.
Per quanto mi riguarda è tutta un'associazione a delinquere.

Si rende conto della gravità delle sue dichiarazioni?
Si, ma mi rendo conto che più grave e' l'insabbiamento di tutto ciò che ho denunciato e che continuo a denunciare.

Il torto che avrebbero praticato nei suoi confronti e di molti altri che come lei sono indignati, quale sarebbe?
Ci obbligavano a fare lavori che non ci competevano per contratto. Ci costringevano a lavorare più del dovuto e senza retribuzione. Le ore di straordinario erano sottopagate e in nero, i mezzi spesso erano anche senza revisione e la situazione passava in sordina proprio perchè nessuno ci avrebbe mai fatto problemi. Nei mezzi non veniva fatta nessuna manutenzione. Le carenze di igiene e sicurezza sul lavoro che ho documentato sia con i video che con documenti cartacei erano gravissime.

Non ha paura?
Sono tranquillo perchè tutto quello che dico è supportato da prove, e loro lo sanno. E' per questo che non mi porteranno mai
davanti ad un giudice. E poi, ho avviato una infinita serie di azioni legali e non ho mai ricevuto una denuncia per calunnia o per false informazioni a pubblico ufficiale. Ho pubblicato e continuo a pubblicare materiale di denuncia anche sul web, e non ho ricevuto nessuna denuncia per diffamazione neanche lì. Sono tranquillo.

Cosa pensa di ottenere con la sua protesta del prossimo 27 Settembre?
Il 27 settembre chiederemo a gran voce che vengano rispettati i diritti sanciti dalla Costituzione Italiana e la sospensione e l'inquisizione immediata di tutti i magistrati e giudici che abbiamo denunciato. Come primo punto vogliamo che le procedure penali vengano attuate come la legge prevede, e che tutti gli abusi volontari con reati penali vengano puniti immediatamente. Vogliamo ripulire la magistratura dai magistrati corrotti e collusi con la casta mafiosa massonica.
In una delle minacce ricevute, e che ho registrato, mi è stato detto che era inutile mettermi contro l'appaltante o contro Poste Italiane in quanto l'appaltante era il nipote dell'ex capo della polizia e dei servizi segreti italiani Ferdinando Masone, e se anche avessi inviatodenunce alla magistratura, l'allora ministro della giustizia Mastella avrebbe impedito che avessero un seguito visto che, a loro dire, era collegato con tutti gli appaltanti del centro-sud. I fatti gli hanno dato ragione, non ho ottento nulla.

Cosa si aspetta dalla sua protesta?
Di essere ricevuto dagli organi istituzionali e una risposta pubblica alle nostre richieste.

Attualmente chi la collabora?
La protesta l'ho organizzata da solo, ma ho coinvolto tante persone che hanno avuto problemi con magistrati e giudici. Ho ricevuto la solidarietà di associazioni e singoli cittadini.

Un'ultima domanda. Fra tutti i politici che ha contattato per informarli della tua protesta e della tua causa, chi più di altri l'ha ascoltata? E chi si aspetta possa ascoltarla di più?
La segreteria dell'on. Borghesi (Idv) è l'unica che si è fatta avanti per formulare un'interrogazione parlamentare dopo diverse mie insistenze, ma prima di aver organizzato la protesta a Montecitorio. Spero che qualche onorevole, o lo stesso Borghesi, sia presente alla protesta del 27 Settembre per affiancarsi alla nostra causa.

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