CAMORRA, INCHIESTA DDA SU SEQUESTRI E APPALTI A L'AQUILA: I RETROSCENA
Data: Venerdì, 23 luglio @ 16:01:48 CEST
Argomento:




CASERTA, 22 LUGLIO 2010 - Gli appalti per la ricostruzione de L'Aquila facevano gola anche ai casalesi: all'indomani del terremoto, imprenditori vicini al boss Francesco Bidognetti si affrettarono a costituire, insieme con l'ex presidente di Confcooperative del capoluogo abruzzese Antonio Cerasoli, una società con sede all'Aquila per accaparrarsi i lavori. Il tentativo dei casalesi è ricostruito, attraverso le intercettazioni telefoniche, nell'ordinanza di custodia notificata ieri a sei imprenditori: Marcello Bianco, Tullio Iorio, Raffaele Bencivenga, Michele Gallo, Luigi Pagano e Angelo Zaccariello; il gip ha disposto anche il sequestro di beni (società, immobili, auto di lusso) per un ammontare di 100 milioni. Cinquantadue in tutto gli indagati, per i quali la Procura aveva chiesto l'arresto. Tra loro, accusato di concorso esterno in associazione camorristica, c'é proprio Cerasoli, che avrebbe ricevuto consistenti somme di denaro da Michele Gallo da impiegare poi in operazioni immobiliari in Abruzzo. I due erano in affari già da tempo, ma dopo il terremoto dell'aprile 2009 i loro rapporti divennero più stretti. Decisero di fondare la Gam costruzioni, con sede a L'Aquila, perché la società sembrasse di imprenditori del posto e nessuno sospettasse la presenza dei casalesi. La mattina successiva al sisma, Michele Gallo e Antonio Cerasoli parlarono dell'impossibilità, per Gallo, di fare un bonifico in favore di Cerasoli a causa dei danni riportati da molte banche aquilane. Quindi Gallo, pronto a sfruttare il disastro naturale per il tornaconto proprio e del clan cui è collegato, domandò: "Ora lasciamo perdere quello che è successo: a livello di lavoro ora come funziona?". Cerasoli rispose: "A livello di lavoro dobbiamo aspettare un attimo, penso una settimana, dieci giorni, per vedere come seguitano queste cazzo di scosse". Dalle intercettazioni emerge inoltre il progetto dei casalesi di accaparrarsi anche appalti per il raddoppio dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria. L'operazione è stata chiamata "Untouchables", cioé "Intoccabili", perché gli imprenditori arrestati erano appunto tali per il clan: persone in grado di aggiudicarsi appalti importanti e dunque di far confluire milioni di euro nelle casse dell'organizzazione; per questo motivo, non dovevano sottostare alle imposizioni riservate agli altri imprenditori, per esempio il pagamento delle tangenti. Nell'ordinanza spunta anche il nome di un fratello di Nicola Cosentino, ex sottosegretario all'Economia e coordinatore del Pdl in Campania (nessuno dei due fratelli è indagato): secondo il pentito Gaetano Vassallo, Angelo Zaccariello, una delle sei persone arrestate oggi, intendeva aprire un distributore di carburante sulla strada Nola-Villa Literno, zona nella quale però la Aversana Petroli del fratello di Cosentino avrebbe il monopolio. Zaccariello protestò con il boss Francesco Bidognetti, che escogitò la soluzione: una società tra Zaccariello e il fratello del politico. La società Nazional Petroli è tra quelle sequestrate oggi.

Antonio Cerasoli, l'ex presidente della Confcooperative de L'Aquila, è accusato anche di aver cambiato assegni per conto dei casalesi: Michele Gallo, infatti, parlando al telefono, si lamenta che, come ricompensa per il favore, l'imprenditore abruzzese chieda dei regali; commenta "Gli abbiamo fatto prendere il vizio, ora se ne sta approfittando". In un'altra circostanza, invece, è Gallo che rende un favore a Cerasoli: quando un assegno emesso dall'abruzzese risulta privo di provvista, per evitare la segnalazione di Cerasoli alla Centrale allarme interbancaria (e dal momento che ha la disponibilità del conto corrente intestato a Cerasoli, di cui si serve per muovere proprie, ingenti somme di danaro), Gallo si dichiara disponibile a fare un bonifico in favore a copertura dell'assegno. Tra gli indagati per concorso esterno in associazione mafiosa c'é un altro imprenditore abruzzese, Maurizio Giallonardo, di Lanciano, accusato di avere fatto da prestanome a diversi affiliati al clan dei casalesi. Giallonardo, in diverse circostanze, si lamenta con Michele Gallo per avere ricevuto solo poche migliaia di euro in cambio dei servizi resi: "Me dici troppe bugie, aggio perso la speranza. Mi sono spazientito, compà, sono due anni che ti sto a sentire e mi sono rovinato".

Dopo il terremoto dell'Aquila i rapporti già solidi tra imprenditori vicini al clan dei Casalesi e abruzzesi si erano ulteriormente rafforzati. E' quanto è emerso dalle indagini che oggi hanno portato al blitz della Guardia di Finanza che ha smantellato il braccio economico del clan dei Casalesi. In particolare, per ottenere appalti per la ricostruzione, era stata spostata da Frignano (Caserta) all'Aquila la sede di una società che fa capo a Michele Gallo, arrestato oggi e considerato organico al gruppo capeggiato da Francesco Bidognetti. I pm Giovanni Conzo, Raffaello Falcone e Maria Cristina Ribera, avevano anche chiesto l'arresto del presidente dell' Unione cooperative dell'Aquila, Cerasoli, ma il gip ha respinto la richiesta. L'operazione è stata chiamata "Untouchables", cioé intoccabili, in riferimento a un gruppo di imprenditori vicini ai Casalesi considerati appunto intoccabili poiché completamente asserviti agli scopi del clan. A costoro, che facevano affari per conto dei boss, non veniva per esempio chiesta la tangente. Anche in queste indagini, ha sottolineato nel corso di una conferenza stampa il procuratore aggiunto Federico Cafiero de Raho, sono state fondamentali le intercettazioni. In questo modo è stato per esempio possibile ricostruire il piano orchestrato dagli imprenditori abruzzesi e da quelli Casalesi per aggiudicarsi gli appalti. In particolare Michele Gallo, parlando con il collega aquilano chiede: "Ma voi come state situati? Riusciamo a fare i lavori, no?". L'abruzzese risponde: "Si, si, a farli sì, si può fare anche per la zona di Ocre: è stata quella meno colpita". Sempre dalle intercettazioni è emerso che il clan stava cercando anche di aggiudicarsi lavori per l'autostrada Salerno-Reggio Calabria. Condividi





Questo Articolo proviene da Casertasette
https://lnx.casertasette.com

L'URL per questa storia è:
https://lnx.casertasette.com/modules.php?name=News&file=article&sid=19787