CRONACA, CASERTA:ESEGUITI FERMI A CARICO CLAN CASALESI. ESTORSIONI NELL'AVERSANO
Data: Lunedì, 07 giugno @ 14:44:56 CEST
Argomento: Cronaca




CASERTA, 6 GIUGNO 2010 (Casertasette) - Agenti della squadra mobile di Caserta, carabinieri del Ros e del comando provinciale di Caserta hanno eseguito 9 dei dieci decreti di fermo emessi dalla Direzione distrettuale di Napoli nell'ambito di indagini sulle attività estorsive messe in atto tra Aversa, Parete e comuni vicini da alcuni componenti del gruppo dei casalesi, ritenuto ancora guidato da Francesco Schiavone, detto 'Sandokan', da molti anni in carcere dove sta scontando condanne all'ergastolo. I provvedimenti sono stati emessi dai pm della Dda di Napoli Antonello Ardituro, Giovanni Conzo e Francesco Curcio. L'unico ad essere sfuggito alla cattura è Francesco Salzano, aversano, resosi irreperibile già da qualche tempo. Otto dei nove indagati sono stati arrestati tra Aversa, Casal di Principe, Carinaro e Casaluce, mentre il nono, Pietro Falcone, figlio di Ettore, capo zona di Aversa ucciso in un agguato a Parete, nel 1990, è stato bloccato e catturato a Ravenna mentre nella tarda serata di ieri rientrava nell'abitazione della compagna, che di recente ha dato alla luce una bambina. Falcone ed un altro affiliato alla cosca, Salvatore Orabona, di 37 anni, di Trentola Ducenta, furono al centro di una delle azioni intimidatrici del gruppo stragista di Giuseppe Setola. Nella notte del 12 dicembre di due anni fa, il boss ed altri affiliati, a Trentola Ducenta, spararono contro le abitazioni dei due oltre cento colpi di pistole di grosso calibro e kalashnicov, ma ,in una delle due sparatorie ferirono alle gambe ed all'anca per errore, Giuseppina Molitierno, una donna di 47 anni, che si trovava nella cucina del villino preso di mira. Tra gli arrestati anche una ex guardia carceraria, Gaetano Di Biase, di 33 anni, di Teverola, Antonio Maione, detto "o modenese". Pietro Falcone, 30 anni, originario di Aversa (Caserta) e residente nel casertano, è stato fermato la scorsa notte in un appartamento di Marina di Ravenna dagli agenti della squadra mobile della città romagnola che hanno operato in collaborazione con i colleghi di Caserta. L'uomo non ha opposto resistenza. Secondo quanto trapelato, nell'appartamento non sarebbero state trovate armi.





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