ARRESTI CASALESI NEL CASERTANO: LE ACCUSE MOSSE AL PENALISTA-PORTAVOCE
Data: Giovedì, 03 giugno @ 17:42:07 CEST
Argomento: Cronaca




CASERTA, 3 giugno 2010 (Casertasette) Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip Oriente Capozzi su richiesta dei pm Antonello Ardituro, Giovanni Conzo, Raffaello Falcone, Alessandro Milita e Cesare Sirignano. Gli elementi di accusa nei confronti dell'avvocato D'Aniello sono diverse intercettazioni ambientali e telefoniche e le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia. Oltre a fare da portavoce di Francesco Bidognetti, secondo l'accusa, l'avvocato teneva i contatti con altri clan camorristici, custodiva il denaro dell'organizzazione e si occupava di investirlo. In una circostanza, per intimidire il boss dei casalesi Luigi Guida che sembrava prossimo a diventare collaboratore di giustizia, D'Aniello si servì di un'ignara giornalista casertana: le rivelò il contenuto di alcuni verbali di interrogatorio resi da Guida affinché la vicenda diventasse pubblica e il boss ritrattasse. Per intercettare le conversazioni tra D'Aniello e Bidognetti, "cimici" sono state installate nella sala colloqui del carcere dell'Aquila e nelle sale da cui il boss si collegava in videoconferenza con i giudici in occasione delle udienze. Molti dei colloqui tra i due vertono sulla decisione di collaborare con la giustizia di Domenico Bidognetti, cugino di Francesco, al quale il clan, per ritorsione, uccise il padre. Dopo aver revocato il mandato ai suoi legali casertani, Domenico Bidognetti ufficializzò il suo pentimento e nominò una avvocatessa di Montepulciano. Ritenendola responsabile del pentimento, i casalesi cominciarono allora a minacciare pesantemente la donna, che da tre anni vive sotto scorta. (ANSA) - NAPOLI, 3 GIU - L'odio nutrito da Francesco Bidognetti per il cugino pentito e per l'avvocatessa si evince da una conversazione tra il boss detenuto in regime di 41 bis e l'avvocato D'Aniello intercettata il 28 settembre 2007 in occasione di una videoconferenza. L'avvocato riferisce di aver sentito parlare Domenico Bidognetti e di essere stupito che parlasse in italiano corretto: Bidognetti: No, quell'avvocato gli ha fatto un corso accelerato... D'Aniello: Un corso accelerato di italiano. Bidognetti: Ah, un corso accelerato. Ma chi è quello femmina o uomo? (si riferisce alle immagini in video) D'Aniello: E' femmina, sarebbe l'avvocato che... Bidognetti: E' quella che l'ha fatto pentire... D'Aniello: Eheee Bidognetti: Questa zozzosa come lui! Quindi il boss si accomiata, non senza rivolgere altri insulti al cugino: Bidognetti: Salutami i miei parenti li... D'Aniello: Si, ve li saluto. Bidognetti: Digli che stanno a casa in grazia di Dio. D'Aniello: Si, si, si non vi preoccupate. Bidognetti: Che non lo pensassero a questo cornuto.





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