CASERTA, ALFANO E MARONI: PIU' GIUDICI, INTERECETTAZIONI OK PER CAMORRA
Data: Lunedì, 26 aprile @ 19:00:10 CEST
Argomento: Cronaca




CASERTA, 26 APRILE 2010 - La questione dell'organizzazione degli uffici giudiziari campani, in particolar modo di quelli direttamente impegnati nella lotta alla criminalita' organizzata, e' stata al centro della riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia delle province di Napoli e Caserta. In particolare il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha annunciato che il governo intende rafforzare gli uffici giudiziari guardando con particolare attenzione all'azione investigativa e processuale da questi portata avanti nella lotta alla criminalita' organizzata. Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha annunciato che sara' a Napoli lunedi' prossimo per incontrare i vertici degli uffici giudiziari partenopei. Al tavolo hanno preso parte, tra gli altri, i procuratoro della Repubblica di Napoli, Giovandomenico Lepore e Santa Maria Capua Vetere, Corrado Lembo il quale ha chiesto ad Alfano di colmare le lacune di organico in fatto di personale amministrativo e piu' auto blindate per i magistrati della Procura. Sul fronte delle intercettazioni non cambiera' nulla per quanto riguarda le indagini e i reati di mafia. Lo assicura il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, che oggi a Caserta e' intervenuto alla 13.ma riunione interprovinciale che il ministro degli Interni presiede abitualmente per fare il punto sulle attivita' di contrasto alla criminalita' organizzata. Alla domanda di una giornalista Alfano risponde: ''Il Senato sta valutando emendamenti al ddl per fare in modo che ci siano 'corsie preferenziali' per i reati di mafia''. In sostanza, aggiunge il ministro, ''tutto resta cosi' com'e' per i reati di mafia''. Una sede della neonata Agenzia nazionale dei beni confiscati alla criminalità organizzata aprirà i battenti a Palermo e Napoli. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, al termine della riunione del cosiddetto "Tavolo Caserta". "Ieri - ha sottolineato il ministro - a Palermo è successa una cosa bruttissima con lo sfregio dell'albero-simbolo dedicato a Giovanni Falcone. Siccome - ha proseguito - al governo non è dato di parlare ma di fare, la nostra migliore risposta sarà quella di aprire a Palermo una prestigiosa sede dell'Agenzia dei beni confiscati". "E' il più grande ristoro - ha concluso Alfano - per ciò che si è verificato ieri ed un modo da parte del governo di rispondere con i fatti".





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