RIFORME E CONCILIAZIONE: ORDINE AVVOCATI S. MARIA C.V. A STRESA
Data: Sabato, 24 aprile @ 10:37:47 CEST
Argomento: Enti e Comuni




SANTA MARIA CAPUA VETERE (Caserta), 24 aprile 2010 - L’ordine forense di Santa Maria Capua Vetere presieduto da Elio Sticco ha partecipato, con una propria delegazione, alla nona conferenza nazionale della Cassa Nazionale di Previdenza Forense tenutasi a Stresa dal 15 al 18 aprile scorsi. Nel corso dei lavori - ai quali hanno preso parte oltre Sticco, anche la vicepresidente Rosanna Raucci, delegata alla Cassa di Previdenza, e gli avvocati Umberto Elia, consigliere dell’Ordine e Carlo Maria Palmiero - è stata analizzata a fondo la condizione dell’avvocatura nell’attuale momento storico. In particolare, il presidente Sticco ha dichiarato di condividere sia la relazione del Presidente del Consiglio Nazionale Forense, professor Guido Alpa (il quale ha sottolineato come l’avvocatura – nei giorni in cui il Senato sta esaminando in prima lettura la proposta di riforma dell’Ordinamento Forense - stia subendo attacchi ideologici da responsabili di istituzioni e dai vertici di rappresentanze imprenditoriali, in ragione del rilevante e molto elevato ruolo che essa svolge nel paese), sia quella del Presidente della Cassa di Previdenza Forense, Marco Ubertini, il quale ha esposto le premesse e le prospettive della recente riforma previdenziale forense, basata sui principi della trasparenza, efficienza e solidarietà. «Dai lavori - ha dichiarato Sticco – è emerso che la Cassa forense si è trovata nella necessità di operare scelte che assicurassero la “sostenibilità” del sistema, tenendo conto dell’attuale numero degli avvocati (208.000), degli iscritti alla cassa (150.000), dell’aumento delle prospettive di vita media e della capacità-per i prossimi anni degli avvocati “in attività”, a pagare la pensione a quelli “a riposo”, tenuto anche conto della caduta media dei redditi e delle nuove prospettive di mercato. Per questa ragione – ha proseguito il presidente - è stata aumentata l’età minima per andare in pensione (a regime 70 anni) ove non si raggiungano i 40 anni di anzianità contributiva (minimo d’età: 65 anni). E’ necessario, perciò, che i colleghi si preoccupino della pensione sin dai primi anni di iscrizione all’albo, attivandosi per il riscatto degli anni di laurea e di praticantato a costi inferiori di quelli che altrimenti pagherebbero rispetto a riscatti esercitati a “professione avanzata. «In questo caso – ha evidenziato Sticco - possono avvalersi dello sportello previdenziale istituito presso il Consiglio dell’Ordine dove troveranno, oltre che la delegata alla Cassa, Rosanna Raucci, il commercialista Carlo Galloppi, esperto in materia, nonché partecipare ai corsi ed incontri divulgativi che nei prossimi mesi, il consiglio da me presieduto, d’intesa con la Cassa nazionale di Previdenza, terrà a breve». La delegazione sammaritana è stata, poi, ricevuta dal Ministro della Giustizia Angelino Alfano dopo che questi, nel suo intervento, aveva rassicurato gli avvocati italiani che, nonostante le sollecitazioni dell’opposizione, manteneva l’impegno ribadito nel corso della conferenza nazionale degli Ordini Forensi tenutasi a Santa Maria Capua Vetere lo scorso anno, a far approvare la legge di riforma della professione forense nonché quella delle altre categorie professionali. Al ministro, Sticco ha raccomandato l’impegno a far inserire, nell’ambito delle norme sulla “conciliazione”, l’ assistenza tecnica obbligatoria degli avvocati, quale ineludibile garanzia per i cittadini. A margine, l’avvocato Palmiero ha affrontato, con i colleghi di varie aree italiane, i problemi applicativi dagli stessi incontrati nelle fasi attuative della stessa.





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