CASAL DI PRINCIPE (CASERTA): VOTO DI SCAMBIO, CINQUE INDAGATI
Data: Martedì, 20 aprile @ 12:50:14 CEST
Argomento: Cronaca




CASAL DI PRINCIPE (CASERTA), 19 APRILE 2010 - Da giorni era scattato l'allarme sul voto per il rinnovo del Consiglio comunale di Casal di Principe, in provincia di Caserta, sciolto alcuni mesi fa per le inadempienze nella gestione del ciclo dei rifiuti. Le perquisizioni - dieci i decreti emessi - sono scattate nel primo pomeriggio di oggi, mentre si chiudevano le urne. I carabinieri sono giunti nelle sedi dell'Udeur di via Venticale e del Pdl al Corso. Ma su disposizione dei magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, Antonello Ardituro e Francesco Curcio, gli investigatori sono andati anche al Comune di Casal di Principe, dove è stato perquisito l'ufficio di un assessore uscente, e sia nelle abitazioni di alcuni politici. Tra i reati ipotizzati dagli investigatori anche quelli previsti dal secondo e dal terzo comma dell'articolo 416 ter, ovvero lo scambio elettorale politico-mafioso. Sull'esito dell'operazione - che è stata coordinata direttamente sul posto dai due magistrati - viene mantenuto il più stretto riserbo. Secondo indiscrezioni però sarebbe stata acquisita della documentazione che ora viene passata al setaccio. Sono cinque gli avvisi di garanzia notificati in giornata: destinatari un esponente del Pdl e suo fratello e tre esponenti dell'Udeur. A Casal di Principe ha votato l'80,06 per cento dei 15831 elettori; una percentuale analoga a quella registrata nella tornata di fine marzo per l'elezione del presidente e del consiglio provinciale. Al di sotto, comunque, della percentuale di votanti per le ultime regionali. Lo spoglio delle schede viene seguito in tutte le 16 sezioni della città con particolare attenzione dalla forze dell'ordine, secondo un piano stabilito durante un vertice del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto, Ezio Monaco. I candidati a sindaco sono tre. L'Udeur ha candidato Pasquale Martinelli, sostenuto da alcuni rappresentanti del centro sinistra. Il Pd non ha però presentato il simbolo in questa tornata elettorale. Gli altri due candidati a sindaco sono Elio Natale, sostenuto dal Pdl e Vincenzo Schiavone. A Casal di Principe negli ultimi 18 anni, due volte le assemblee consiliare sono state sciolte per presunte infiltrazioni camorristiche e tre volte per dimissioni della maggioranza dei 20 consiglieri assegnati. "Non siamo il paese della camorra. Non vogliamo più portare questo marchio infamante", hanno detto dinanzi alla sede del Pdl a Casal di Principe (Caserta). "Ora basta, lo Stato punisca chi è responsabile dei crimini - aggiunge un professionista che preferisce però rimanere nell'anonimato - ma questa comunità deve avere il rispetto che merita". La notizia delle perquisizioni ha fatto immediatamente il giro del paese: 22 mila abitanti, tantissime imprese edili impegnate non solo in Campania ma anche nelle regioni del nord Italia.





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