LETTERE IN REDAZIONE: PER GIORNALISTI DIFFAMANTI NIENTE NOMI?
Data: Domenica, 14 marzo @ 15:04:47 CET
Argomento: Giornali e Giornalisti


Riceviamo e pubblichiamo



CASERTA, 13 MARZO 2010 - Gentile Redazion, sono molto meravigliato dal fatto che tutti i media nazionali (giornali, tv, radio, web) hanno riportato la notizia di un sindacalista e giornalista condannati per aver diffamato la direttrice di un carcere mentre, localmente, soprattutto su qualche sito che c'è a Caserta che si vanta di fare le pulci e le morali, la notizia è stata censurata. Se poi l'ha pubblicato qualcuno, ha citato solo le inziali mentre questi giornalisti non si fanno scrupoli quando devono pubblicare il nome di qulcuno 'appena indagato'. Le pare una cosa corretta? E quali sono i meccanismi?

Risponde la redazione: Grazie per la lettera: in effetti la notizia è stata passata dalle agenzie priva dei nomi dei protagonisti (anche della stessa direttrice del carcere) ma alcuni organi di informazione l'hanno anche intrvistata e riportato i nomi di tutti (vedi Il Mattino, solo un esempio). Ovviamente, è facile anche risalire al nome guardando chi firma per il giornale locale se tanto le interessa. E' vero, il giornalista-tipo è uno che vuole parlare degli altri ma gli dà fastidio se parlno di lui. Per quanto riguarda il suo riferimento a siti moralisti, probabilmente a Caserta c'è qualcuno che forse nella data della pubblicazione fungeva da direttore di quella testata. In ogni caso, l'interpretazione dei giudici su questi casi non è sempre identica. Qui si tratta di una dichiarazione di un terzo riportata dal gionalista: ricordo casi simili dove il giornalista è stato assolto (la Repubblica) e in altri condannato (Il Foglio)...tragga Lei le conclusioni. Grazie.





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