PARENTI BOSS DISSENTONO SU ARTICOLO CAPACCHIONE: SOLIDARIETA' E REAZIONI
Data: Venerdì, 12 febbraio @ 20:04:19 CET
Argomento: Cronaca


Solidarietà anche dal ministro Alfano per la giornalista Rosaria Capacchione avvicinata da due parenti di un boss, ieri ad un rinfresco, dopo un incontro alla Feltrinelli dove la giornalista aveva partecipato alla presentazione del libro su Giuseppe Setola. La moglie ed un cugino di Riccardo Iovinem un medico arrestato nell'ambito di un'blitz avvenuto lo scorso anno, avrebbero dissentito su un articolo pubblicato dalla scrittrice-giornalista casertana presentandosi all'inconto pubblico dove erano presenti magistrati e forse dell'ordine.



CASERTA, 12 FEBBRAIO 2010 - Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha espresso la vicinanza del governo alla giornalista de "Il Mattino" Rosaria Capacchione, minacciata ieri sera in pubblico dai familiari di un boss dei 'casalesi' "Le gravi minacce subite dalla giornalista de Il Mattino ci spronano a rispondere con più determinazione e fermezza alla sfida lanciata della malavita organizzata. Gli apparati dello Stato non indietreggeranno davanti a vicende del genere", ha affermato Alfano. Alla Capacchione hanno espresso solidarietà politici di entrambi gli schieramenti, tra i quali il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino, che le ha telefonato, il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino, e il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro. La giornalista era stata avvicinata ieri sera da alcuni familiari del boss latitante dei 'casalesi' Antonio Iovine, che le hanno contestato il contenuto di alcuni articoli. L'episodio è avvenuto alla presentazione di un libro su Giuseppe Setola, ritenuto il capo del gruppo di fuoco del clan, in una nota libreria. Ad avvicinare la Capacchione, alla fine dell'incontro, sarebbero stati la moglie ed un cugino di Iovine. I due, con toni risentiti, avrebbero espresso il proprio dissenso su alcuni articoli che riguardavano un altro esponente della famiglia, Riccardo Iovine, 43 anni, medico incensurato, che fu arrestato dai carabinieri nell'ambito della stessa operazione che portò alla cattura del boss latitante Giuseppe Setola il 14 gennaio 2009 a Mignano Montelungo (Caserta). Nella libreria erano presenti numerosi esponenti delle forze dell'ordine, ed il magistrato Raffaele Cantone, che in passato ha condotto inchieste sui Casalesi. "Sono sconcertata, è un fatto che non capisco - ha commentato la giornalista - l' uomo che mi si è avvicinato l'avrò incontrato tante volte a Caserta, ma non mi ha mai detto niente. Mi chiedo perché sia venuto a Napoli a comprare il libro ed a contestare il contenuto di articoli che risalgono ad oltre un anno fa". Il Cdr del quotidiano 'Il Mattino' parla di "ultima gravissima sfida lanciata dalla camorra alla collega Rosaria Capacchione, giornalista da sempre impegnata in prima linea contro i clan". "Preoccupa e inquieta l'eccezionalità di un gravissimo gesto intimidatorio dal forte ed evidente valore simbolico", aggiunge l' organismo sindacale.





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