CAMERA COMMERCIO CASERTA: CONCORSISTI CHIEDONO LUMI AL PRESIDENTE DE SIMONE
Data: Lunedì, 08 febbraio @ 14:02:18 CET
Argomento: Economia




CASERTA, 8 FEBBRAIO 2010 - "Abbiamo appreso dagli organi di stampa delle recenti indagini della Guardia di Finanza che hanno portato da parte del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere alla misura interdittiva della sospensione dell'ufficio dirigenziale di uno dei dirigenti della CCIAA di Caserta per una gara d'appalto, a detta degli inquirenti, truccata. Abbiamo anche constatato che tale misura presa da parte della Magistratura è stata anche rafforzata da un provvedimento dal medesimo tenore preso dal nuovo Presidente della CCIAA dott. Tommaso De Simone, che ha tra l'altro dichiarato di prendere tale provvedimento in un'ottica di trasparenza e di legalità." In questa medesima ottica il dott. Luigi Cangiano, ex lavoratore della CCIAA, facendosi nuovamente portavoce del malessere presente in buona parte dei lavoratori che sono stati licenziati dalla CCIAA, tiene a segnalare al neo Presidente della CCIAA dott. Tommaso De Simone quanto è stato posto in essere dai dirigenti della CCIAA nei confronti di loro che per lavorare in CCIAA avevano sostenuto regolari selezioni pubbliche. Il 31/08/2009, il 30/09/2009 ed il 31/10/2009 sono scaduti tutti i nostri contratti a tempo determinato stipulati fra noi concorsisti a tempo determinato e la CCIAA di Caserta, siamo stati tutti indistintamente messi alla porta, sebbene fra di noi ci fossero persone che lavorassero in CCIAA da molti anni e nonostante la CCIAA di Caserta nel novembre del 2008 avesse bandito una procedura di stabilizzazione la quale finora si è persa nei meandri degli Uffici Camerali. Alcuni di noi lavoratori stanno agendo anche giudiziariamente contro la CCIAA ed altri nei prossimi mesi potrebbero a loro volta decidere di seguire la stessa strada e ciò non potrà non creare altri problemi di immagine ed economici alla CCIAA di Caserta a causa delle scelte incomprensibili poste in essere dalla sua classe dirigenziale. E' incomprensibile ed inspiegabile come noi concorsisti a tempo determinato siamo stati messi alla porta dai dirigenti delle CCIAA (che molte volte interpellati al riguardo si sono fatti scudo dietro alla frase "sono scelte della giunta") mentre al contempo continuano a lavorare da anni presso gli Uffici Camerali un bel numero di lavoratori somministrati da un'agenzia di lavoro a tempo (vincitrice di una gara d'appalto) i quali non hanno mai svolto nessun tipo di selezione pubblica e/o di concorso e che non hanno per tale ragione, in quanto la legge sulla stabilizzazione lo vieta in maniera espressa, neppure potuto partecipare alla stessa procedura di stabilizzazione bandita nel 2008. Questa situazione a nostro modo di vedere è assolutamente paradossale. In un'ottica di trasparenza ci troviamo costretti a segnalare che fra i lavoratori somministrati si ritrovano parenti e/o affini di esponenti di spicco della nomenclatura politico-dirigenziale provinciale ed anche in alcuni casi di primari dirigenti e funzionari della stessa CCIAA. Sempre in un'ottica di trasparenza segnaliamo ancora l'assoluta inefficienza e l'ostinata chiusura dei sindacati operanti nella stessa CCIAA, che non hanno mosso un solo dito a salvaguardia di noi lavoratori a tempo determinato concorsisti. Impegnati in primo luogo nello loro beghe e questioni personali. Noi ex lavoratori della CCIAA di Caserta abbiamo sostenuto regolari concorsi pubblici di cat. D1, C1 e B3. Tali tre graduatorie saranno, ancora per poco, in corso di validità a meno che in un'ottica di giustizia e di trasparenza non si decida di prorogarne la validità, sospendendo una volta e per tutte l'utilizzo indiscriminato dei lavoratori somministrati e riprendendo a far scorrere le suddette graduatorie. Allo stesso modo segnaliamo che sarebbe il caso di farci comprendere, una volta e per tutte, cosa intende fare del proprio bando di stabilizzazione uscito nel novembre del 2008 la dirigenza della CCIAA, finora noi abbiamo solo prodotto le istanze, sulla base di queste istanze si doveva produrre una graduatoria di stabilizzazione ma nulla di tutto ciò è stato fatto dalla dirigenza, che con la sua immobilità ha fatto si che ex lavoratori del consorzio rifiuti Acsa Ce/3 potessero arrivare indisturbati tramite mobilità a ricoprire posizioni lavorative che prima erano occupate da noi lavoratori a tempo determinato. Tutto ciò perché non si è proceduto a stabilizzare il proprio personale a tempo determinato concorsista e qualificato da anni di esperienza sul campo ed allo stesso tempo non si è provveduto a bandire regolari concorsi pubblici a tempo indeterminato che avrebbero posto fine all'utilizzo disinvolto dei lavoratori somministrati. Speriamo vivamente che il Presidente della CCIAA dott. Tommaso De Simone, uscendo dalla stasi e dai meandri delle vecchie amministrazioni camerali, ponga fine a questa situazione paradossale e finalmente dia spazio a chi non per conoscenze personali ma per ma per conoscenze concettuali ha da dare agli Uffici Camerali e non da prendere.





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