IODICE E BATTAGLIA: SFRATTATI E ALL'ASTA, DENUNCIARONO IL RACKET
Data: Mercoledì, 03 febbraio @ 20:01:27 CET
Argomento: Cronaca




CASERTA, 3 FEBBRAIO 2010 Aveva denunciato il racket e i suoi aguzzini che, stando alla sua denuncia, lo avrebbero mandato sul lastrico tanto da provocare la vendita della sua villa all’asta giudiziaria. Tra poco piu di un mese, infatti, il 9 marzo prossimo, è fissata l' esecuzione dello sfratto di una villetta a Portico di Caserta, di proprietà dell'imprenditore edile....Leggi qui: da Il Mattino del 3 febbraio (Biagio Salvati)

Saranno vendute all' asta il 9 febbraio l' azienda agricola e le abitazioni di Roberto Battaglia e dei suoi familiari. L' imprenditore casertano denunciò nel 2008 usurai ed estortori facendo arrestare cinque affiliati al clan dei Casalesi, tra i quali Luigi Schiavone, cugino di "Sandokan". Ieri il giudice dell' esecuzione del Tribunale di S.Maria Capua Vetere ha rigettato l' istanza dei legali dell' imprenditore che chiedevano una dilazione di 3-4 mesi della vendita dei beni in attesa dell' erogazione di un mutuo di 600 mila euro deliberato in favore di Battaglia dal Commissariato nazionale anti-racket. Battaglia ha rivolto un appello al ministro degli Interni Roberto Maroni,al premier Silvio Berlusconi ("un imprenditore come me") ed alla presidente di Confindustria Emma Marcegaglia per bloccare la procedura di vendita. Il perito del Tribunale ha stimato in 350 mila euro il valore dell' azienda agricola, che produce latte e carne ed ha 30 dipendenti, contro la valutazione di 1 milione e 200 mila euro del perito di parte. "Il modello Caserta sta funzionando benissimo contro la criminalità - afferma Battaglia - ma i giudici continuano a non tutelare in alcun modo gli imprenditori che denunciano, e l' accordo quadro tra Confindustria e le banche è totalmente disatteso nonostante le raccomandazioni del governo". Tra i creditori dell' imprenditore vi sono quattro istituti di credito nazionali. Un quinto ha accettato una moratoria, aderendo all' accordo quadro con Confindustria. Il 22 aprile 2008 nell' azienda agricola di Battaglia fu arrestato in flagranza, con una tangente di 200 mila euro, Luigi Schiavone, cugino di Francesco Schiavone, detto "Sandokan", uno dei capi storici del clan dei casalesi. Con lui fu arrestato un complice. Le indagini portarono all' arresto di altri tre persone. Nei giorni scorsi Battaglia ha denunciato di essere stato avvicinato da un emissario della criminalità organizzata che gli ha chiesto del denaro offrendosi di bloccare la procedura di vendita all' asta dei suoi beni.





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