MOZZARELLA DOP: AUDIZIONE CHIANSE. 'DO FASTIDIO A QUALCUNO'
Data: Venerdì, 29 gennaio @ 00:29:22 CET
Argomento: Alimentare




ROMA, 28 GENNAIO 2010 - "Sono dimissionario, fra tre mesi come finisce l'indagine della commissione di garanzia istituita dal ministero, lascio la presidenza del Consorzio di tutela". Luigi Chianese, finito nella bufera delle mozzarelle di bufala campana Dop fatte anche con latte di mucca, si difende dalle accuse; non si spinge a definirsi 'vittima' ma, uscito dall'audizione in commissione agricoltura della Camera nel quadro dell'indagine sulla mozzarella di bufala, vuole dire la sua. "Ho fatto una denuncia alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) perché indaghi su quello che è successo" dice. Poi parla di centinaia di lettere anonime contro di lui e delle difficoltà che adesso hanno le sue mozzarelle di bufala soprattutto nella Gdo, alla quale peraltro, assicura, lui le sue mozzarelle di bufala non le vende a meno di 7 euro al chilo. "Qualcosa è certamente successo - ammette - e da novembre, quando è scoppiato il caso, i controlli li facciamo in azienda sul latte arrivato poco prima che vada in produzione e sulle mozzarelle in uscita per evitare che dagli allevamenti ci arrivi latte che non va bene". E' molto preoccupato Chianese. Prima di essere presidente dice di aver avuto tanti controlli, 47 negli ultimi 5 anni, e mai nessun rilievo. "Finche non ero presidente ero bravo, ora sono diventato cattivo" dice e lascia capire che forse è stata proprio la sua volontà di innovare il consorzio (licenziando ad aprile il direttore del personale), di far modificare i controlli utilizzando più laboratori e non solo quello di Salerno (proprio uno dei nuovi, quello di Perugia è stato quello che ha trovato il latte vaccino nelle sue mozzarelle), a dar fastidio a qualcuno.

Nappi: Zaia poteva tacere

"Per commentare le parole dell'Assessore Nappi mi viene in mente un detto napoletano: 'a perz'Filippo e 'o panaro', nel senso che ha perduto una buona occasione per tacere e parlando ha detto cose non esatte". Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia replica all'Assessore all'Agricoltura della Regione Campania Gianfranco Nappi che oggi è intervenuto in merito ai controlli del Ministero sulla Mozzarella di Bufala Campana DOP. "Su una cosa però l'Assessore Nappi ha ragione: i controlli sono necessari. Infatti questo Ministro - dice Zaia - ha fatto della trasparenza e della tolleranza zero contro ogni tipo di contraffazione uno dei pilastri delle politiche agricole di questo Governo. L'affermazione che non ci può vedere concordi é invece quella secondo la quale ne facciamo troppo pochi e geograficamente indirizzati principalmente al Nord". "Se si uscisse da questa logica vittimistica ed elettoralistica - aggiunge il Ministro Zaia - si farebbe un servizio migliore sia all'agricoltura che ai cittadini-consumatori". "Spiace - prosegue il Ministro - dover ricordare all'assessore Nappi che non c'é mai stata una stagione in cui l'agroalimentare italiano e l'agricoltura in genere siano state così trasparenti. Ricordo a Nappi le 363 tonnellate di pesce sequestrate al porto di Napoli durante l'operazione 'Giano'; l'operazione 'Lanterne Rosse', che ha visto come teatro operativo proprio Napoli, in cui il Corpo Forestale dello Stato ha messo sotto sequestro 20 mila chili di alimenti non conformi alla normativa europea sulla tracciabilità, per lo più Made in China. E ancora: l'Operazione 'San Marzano' che ha portato al sequestro di 142 tonnellate di pomodori, 4.000 litri di olio per il valore di centinaia di migliaia di euro in due container, sempre nel porto di Napoli. L'elenco potrebbe continuare a lungo spaziando dal Sud al Centro e al Nord del Paese. La tolleranza zero è zero per tutti". "In relazione ai controlli di tipo tradizionale svolti dall'ICQRF giova chiarire che - puntualizza il Ministro - nel corso dell'ultimo triennio i controlli nel settore della Mozzarella di Bufala Campana DOP si sono mantenuti sui medesimi livelli. In particolare, sulle zone di produzione del Formaggio DOP i controlli sono addirittura aumentati". "In relazione ai controlli previsti dal 'piano di controllo' - conclude il Ministro - essi sono rimasti sempre in numero di uno e sui "Raccoglitori latte" gli stessi sono raddoppiati da uno a due per annualità. Da quest'anno si ritiene di dover procedere ad una generale intensificazione per rendere più pregnante il controllo dell'Organismo stesso. Pertanto, a fronte di una lieve riduzione dei controlli svolti direttamente dall'ICQRF ci sarà un aumento di quelli realizzati dall'Organismo di controllo, sul quale peraltro, come su tutte le strutture di controllo, l'ICQRF svolge una sistematica attività di vigilanza".

Tempi sui controlli "Non contesto Zaia per quello che fa ma perché fa troppo poco. Non perché fa i controlli sul consorzio, ma perché né fa troppo pochi, non coordinati e non integrati. Da un anno e mezzo non riusciamo ad avere il decreto ministeriale in merito, Zaia si 'intallea' come si dice a Napoli (perde tempo ndr)". Gianfranco Nappi assessore dell'agricoltura della Campania in trasferta a Roma per riferire alla commissione agricoltura della Camera su come uscire dal caso delle mozzarelle di bufala diluite con latte vaccino replica così al Ministro Luca Zaia a margine dell'audizione. "Nella prima fase della vita del consorzio - spiega Nappi - il Mipaaf faceva tre controlli per azienda all'anno. Da tre anni il piano dei controlli è sceso da 3 a uno. Siamo noi che vogliamo più controlli ". L'assessore teme che questa bufera rischi di compromettere il buon nome di tante Dop campane e soprattutto delle mozzarelle, che sul mercato subiscono la concorrenza delle mozzarelle fatte al nord. "Mi vanno benissimo i controlli sul consorzio, ma mi chiedo e chiedo a Zaia, perché non ci sono controlli su quei prodotti industriali, guarda caso tutti del nord, che appropriandosi nelle loro pubblicità, nelle loro confezioni e nei loro nomi di un immaginario che fa riferimento al territorio della Campania, contrastano il mercato della mozzarella campana?". Chiede provocatoriamente. "La pubblicità, l'immagine, il nome, il buon nome" è molto per un prodotto, lo sa bene l'assessore. Incrocia davanti alla commissione il presidente del consorzio Luigi Chianese, dimissionario (proprio nella sua azienda sono stati trovati dei campioni di mozzarelle di bufala con latte vaccino): freddezza cortese in attesa che la commissione istituita ad hoc completi le sue indagini. Poi aggiunge "Siamo la prima regione italiana a mettere a punto un sistema di controlli sulla denominazione di origine ambientale garantita con un sistema di tracciabilità e rintracciabilità. Abbiamo stanziati 1,6 milioni di euro per il rilancio delle mozzarelle ma non daremo un euro a chi non si sottopone a questi più rigidi controlli".







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