LEGAMBIENTE: A CAPUA CASE SU AREE A RISCHIO
Data: Giovedì, 15 aprile @ 17:13:15 CEST
Argomento: Ambiente




In Campania 7 Comuni su 10 hanno abitazione in aree a rischio frane o alluvione. E solo la metà delle amministrazioni comunali si è dotata di un piano di emergenza e di queste appena il 37% ha provveduto ad aggiornarlo. Un Comune su 5 non avrebbe avviato alcuna iniziativa per la sicurezza dei cittadini in caso di alluvione. A rivelarlo è una indagine di Legambiente presentata oggi a Napoli al termine dell'"Operazione Fiumi 2004". L'associazione ambientalista ha monitorato 144 Comuni campani classificati da Legambiente a "molto elevato rischio idrogeologico". Ischia, San Valentino Torio, Capua, Lapio, Morcone, Colle Sannita, Amorosi, Apollosa, Pago Veiano e Reino sono i Comuni ai quali Legambiente ha assegnato la "maglia nera" nelle attività messe in campo contro il rischio idrogeologico. Molto meglio va invece a Sarno, il comune che cinque anni fa colpito da una devastante frana, a Celle di Bulgheria e a Forio di Ischia che hanno meritato la "maglia rosa" per aver avviato un programma di mitigazione del rischio. "Con 'Operazione Fiumi', Legambiente rilancia il suo impegno per fermare lo scempio che si perpetua da anni su troppi corsi d'acqua della regione - ha detto Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania - coniugare la sicurezza dei cittadini, il ripristino della legalità con la rinaturalizzazione dei fiumi rappresenta una scommessa strategica per la Campania, che ha sempre più bisogno di esempi positivi nella mitigazione del rischio idrogeologico da riprodurre sul territorio". Alla conferenza stampa di presentazione dei dati (casertasette) sono intervenuti, tra gli altri, anche l'assessore regionale all' Ambiente, Ugo de Flaviis e il commissario di governo per la bonifica del fiume Sarno, generale Roberto Jucci. Per De Flaviis è indispensabile che "amministrazioni comunali facciano di più, che serve una seria capacità di sanzioni per azzerare il rischio". La Regione con le autorità di bacino, ha ricordato ancora l'assessore ha dettato linee ben precise, "ma ogni "sforzo rischia di essere vanificato se continueranno ad esserci condoni". In Campania - così emerge dalla ricerca di Legambiente - 291 Comuni sono stati classificati a rischio idrogeologico, dei quali 144 sono a rischio molto elevato. I primati negativi di rischio nel territorio campano spettano alle province di Salerno (con 100 Comuni) e di Avellino (con 83 Comuni). "E' fondamentale concretizzare una seria politica di prevenzione - ha avvertito Simone Andreotti, portavoce della campagna "Operazione Fiumi 20004" - per non dover mai più assistere a drammi annunciati come fu quello di Sarno". Infine il generale Jucci ha ricordato il lavoro svolto per il disinquinamento del fiume Sarno. Il lavoro dovrebbe essere concluso entro i primi mesi del 2006 ma il commissario di governo ha ribadito che è necessario il coinvolgimento delle popolazioni locali. Pertanto, l'8 ed il 9 maggio prossimi ha convocato sindaci e rappresentanti delle associazioni ambientaliste della Campania per concordare il piano di adozione del fiume, lungo 170 chilometri (contando naturalmente anche gli affluenti) e che attraversa ben tre province. Ogni associazione si prenderà cura di 3 chilometri di fiume





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