RIFIUTI /4, SINDACO RIMOSSO: NUZZO LA METTE SUL POLITICO-GIUDIZIARIO
Data: Venerdì, 01 gennaio @ 17:20:24 CET
Argomento: Enti e Comuni


Nonostante si sia dimesso (lo ha fatto altre volte ma adottando un bluff) il primo cittadino di Castelvolturno, Francesco Nuzzo, continua a protestare per l'atto governativo che indica il comune inadempiente sotto il profilo della raccolta dei rifiuti



CASTELVOLTURNO (Caserta), 1° Gennaio 2010 - "Il provvedimento che dispone la rimozione del sindaco di Castel Volturno doveva lasciarmi assolutamente indifferente, poiché avevo già dato le dimissioni, ma la motivazione apocalittica della decisione ministeriale, che costituisce un palese atto di regime, induce a non tacere". E' quanto afferma in una nota Francesco Nuzzo, ex sindaco di Castel Volturno (Caserta). "Chi legge il testo - continua Nuzzo - rimane allibito, poiché ha la chiara impressione che io sia stato impegnato a eludere le sollecitazioni che venivano dal consorzio unico per i rifiuti, invece di lavorare in un avamposto contro la criminalità, dove bisogna quotidianamente affrontare problemi grandi e di difficile soluzione, soprattutto a causa della mancanza di risorse economiche. Non mi meraviglia che alcuni rappresentanti dello Stato, di questo Stato nel quale credo e per il quale continuerò a profondere ogni mia energia morale, avendo disatteso le invocazione di aiuto per fronteggiare le emergenze di Castel Volturno, favorite anche dalla mancanza di controlli, oggi chieda il conto di situazioni a me non addebitabili. Non starò qui a contestare i singoli passi del provvedimento - sottolinea l'ex sindaco del Comune casertano - ma ritengo del tutto ingiusto che, dopo aver rischiato la vita per combattere la camorra, il malaffare e la violenza cieca e per affermare la legalità, venga negata la correttezza del mio comportamento sotto l'aspetto etico e giuridico, sia pure con specifico riguardo al settore dei rifiuti. Tale questione, nella nostra città, è una bomba esplosiva, intorno alla quale gravitano interessi illeciti, che ho contrastato senza paura". "Ricordo soltanto - continua Nuzzo nella nota - che io, l'assessore all'ecologia e il dirigente dell'ufficio competente abbiamo presentato, proprio nel periodo in considerazione, diverse denunce alla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) e ai carabinieri di Castel Volturno, per evidenziare condotte illegali poste in essere nella raccolta dell'immodizia sul territorio cittadino. Un moto di rabbia mi prende quando penso che il sottosegretario Guido Bertolaso, rinviato a giudizio per smaltimento illecito di rifiuti, e che si avvaleva, in un recente passato, di collaboratori che hanno qualche debito con la legge penale, come emerge dalle indagini della magistratura di Napoli, abbia la legittimazione ad attaccare il sottoscritto, che è persona onesta e ha sempre inteso l'investitura popolare non come esercizio di potere, ma solo come servizio per i cittadini". "Sorge pure il dubbio fondato - avverte Nuzzo - che l'iniziativa trovi l'origine prima e vera nel fatto che il Comune non abbia voluto pagare al consorzio unico prestazioni mai eseguite in modo corretto e completo, così come proprio il sottoscritto non accettò di versare somme a favore della società Ecoquattro (dice nulla codesta denominazione?), avendo intuito che trattatasi di denaro destinato a soggetti intranei alla camorra. Queste ultime osservazioni inducono a spendere qualche parola sulla celerità impressa dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, alla procedura di rimozione del sindaco e scioglimento del consiglio comunale, senza alcun contraddittorio: con riferimento al comune di Castel Volturno - sottolinea Nuzzo - si imponeva necessariamente un preliminare chiarimento, tanto più che sul territorio, come il ministro dell'Interno ben dovrebbe sapere, oltre ai cittadini iscritti nei registri anagrafici, alloggiano 20.000 cittadini italiani, che occupano ville abusive costruite nei decenni precedenti, e circa 15.000 immigrati clandestini di 50 diverse etnie. Ciò vanifica qualsiasi sforzo per una fruttuosa risposta alla selezione differenziata e all'ordinata raccolta dei rifiuti - conclude Nuzzo - poiché da parte dello Stato difettano efficaci controlli, non eseguibili esclusivamente dai pochi vigili urbani, su un territorio lungo 27 chilometri e con un'estensione di 70 chilometri quadrati. In ogni caso, complimenti per la rapidità, ma ne parleremo più ampiamente in futuro".





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