GIUSTIZIA, AIGA CASERTA: DECRETO MILLEPROROGHE, RIFLESSIONI
Data: Martedì, 29 dicembre @ 22:39:07 CET
Argomento: Cittadini e Giustizia




CASERTA, 29 DICEMBRE 2009 - Dopo la pubblicazione in gazzetta ufficiale dell’emendamento all’interno del D.L. “Milleproroghe” che prevede il rinvio delle elezioni dei Consigli dell’Ordine forensi in attesa dell’approvazione del disegno di legge sulla riforma dell’Ordinamento professionale, vi è stata una immediata reazione di quegli Ordini che, avendo bene operato, erano ansiosi di poter raccogliere il plauso dei colleghi votanti. Tuttavia, passato il primo momento istintivo e potendo fare una riflessione sul decreto legge, nella sua lettera e nel suo spirito, può certamente affermarsi che lo stesso è in sintonia con l’impegno del Governo all’immediato varo dello dere oltre il 31 dicembre 2010. “Il che – dichiara l’avv. Alfonso QUARTO, Presidente dell’AIGA sezione di S. Maria C.V. – sta a significare che le elezioni potranno svolgersi nell’arco di pochi mesi, necessari per l’approvazione della citata riforma”. Il Presidente dell’AIGA, nella sua riflessione - dopo aver ribadito e condiviso il deliberato del Consiglio dell’Ordine con cui si sottolineava l’inopportunità del rinvio, anche per garantire il diritto al voto - ha ritenuto che forse il rinvio sia utile perché i componenti della lista per il Rinnovamento possano avvicinarsi alle attività svolte dal Consiglio dell’Ordine con i suoi risultati e, presa coscienza di quanto svolto, possano fornire al Consiglio gli ulteriori traguardi, onde conservare, per gli anni futuri, il primato già raggiunto e conquistato dal Consiglio uscente. “Naturalmente – aggiunge l’Avv. Quarto – sarà compito del Consiglio prorogato di stimolare l’interesse della nuova Compagine-Rinnovamento - che fino ad oggi, sembra avere trascurato l’intensa opera svolta nell’interesse della classe – affinchè riveda le proprie posizioni facendosi carico delle problematiche dell’Avvocatura di Terra di Lavoro, proiettate in campo nazionale, anche per quanto riguarda l’amministrazione della Giustizia e la crescita professionale, senza dispersione delle risorse economiche da riservare esclusivamente al nostro territorio. Infine, non posso, nella mia qualità – conclude l’avv. Quarto – trascurare quest’ultimo argomento in riferimento alle giovani leve dell’avvocatura; e qui il problema va valutato sia in riferimento ai praticanti che ai giovani avvocati ai primi passi del proprio cammino. Per i primi vi è il problema del disagio economico (imputabile a diversi fattori) che è certamente di intralcio alla naturale realizzazione di un proprio studio professionale in piena autonomia e libertà. Questo discorso fa rientrare in campo i “maestri” che si assumono l’onere dell’avanzamento professionale del praticante che comprende anche un supporto economico nel principio di solidarietà che investe la colleganza. Risolto questo problema, si semplifica anche quello dei giovani avvocati che, nell’avanzamento culturale e professionale, non avranno la preocuppazione del deficit economico imputabile al maestro. In conclusione, l’AIGA non intende sminuire le problematiche dell’avvocatura ma è consapevole che bisogna infondere il coraggio di non ammainare la bandiera della indipendenza e della libertà dell’Avvocatura.





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