CONSORZIO UNICO BACINO NAPOLI 1: LAVORATORI OCCUPANO SEDE CASERTA
Data: Sabato, 26 dicembre @ 23:17:05 CET
Argomento: Lavoro




CASERTA, 26 DICEMBRE 2009 - Già da diversi giorni i lavoratori iscritti alla FLAICA CUB del Consorzio Unico di Bacino Napoli 1, che gestiscono il delicatissimo settore dell’igiene ambientale in Campania, sono impegnati in una vertenza contro l’ente per cui lavorano, che li ha portati ad occupare gli uffici del Consorzio siti in corso Giannone a Caserta, e che li vede ancora mantenere tale presidio permanente ad oltranza, nonostante le festività natalizie. L’azienda vuole costringere i lavoratori a firmare un contratto fortemente peggiorativo per i lavoratori, che, differentemente da quanto accade oggi, risultando attualmente assunti con contratto a tempo indeterminato, li costringerebbe ad avere un contratto a tempo determinato di soli tre mesi. Tutto questo in opposizione alla più recente legislazione vigente in materia. Di fronte al rifiuto da parte dei lavoratori di firmare il nuovo contratto, l’azienda nega da mesi lo stipendio ai lavoratori, attuando una forma di ricatto ignobile quanto inconcepibile, specie davanti alla considerazione che in questi mesi i lavoratori hanno comunque prestato regolarmente servizio lavorativo. Nonostante la mobilitazione dei lavoratori la controparte non solo non ha dato ascolto a chi sta passando il periodo di festività natalizia in estremo disagio, ma non si è voluta nemmeno sedere al tavolo per discutere. I Lavoratori, ormai stanchi di aspettare passivamente, hanno cominciato pertanto a mobilitarsi con maggiore energia, dapprima occupando il tetto del palazzo che ospita il Consorzio Unico di Bacino, poi ancora bloccando per ben 10 ore Corso Giannone, a Caserta, che sarebbe la strada prospiciente lo stesso Consorzio, ed alla fine, come suddetto, occupando gli uffici. È evidente come il passaggio di contratto apra la porta non solo alla perdita di diritti acquisiti, ma anche alla perdita stessa del posto di lavoro. In altre parole emerge come ci sia la volontà di scaricare sui lavoratori, così come sugli enti locali, in particolare i comuni, i costi del fallimento nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti, da parte del Governo e della gestione commissariale. Proprio per questo, più in generale, torniamo a criticare aspramente la condizione della gestione dei rifiuti in Campania, non risolvibile senza lo smantellamento dell’intreccio di clientele politiche, affari (e malaffari) privati e direzioni manageriali strapagate e spesso incompetenti. Da questa situazione dal nostro punto di vista non si esce senza la ripubblicizzazione dell’intero ciclo dei rifiuti e tutelando tutti i posto di lavoro. C’è bisogno che tutte le forze politiche sinceramente democratiche e sensibili alle tematiche di lotta, attivino quei canali che avranno a disposizione, a livello istituzionale, affinché si sblocchi questa situazione. Invitiamo ancora una volta tutti a garantire in questi giorni sostegno alla lotta, attraverso la partecipazione al presidio, e a mettere in campo tutte le forme di solidarietà necessarie per la difesa dei lavoratori e dei loro diritti.





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