GIUSTIZIA, MINISTRO ALFANO A CASERTA PROMETTE UOMINI E MEZZI
Data: Sabato, 12 dicembre @ 08:10:24 CET
Argomento: Cittadini e Giustizia


Il ministro della Giustizia Angelino Alfano nella foto con la responsabile sindacale della CISL GIUSTIZIA Stefania Manzo la quale afferma: "La presenza del ministro a Caserta ci inorgoglisce ma non possiamo dimenticare che la giustizia non è solo un bell'edificio ma è anche e soprattutto uomini e mezzi. Ci auguriamo che Caserta possa avere un suo Tribunale, quale capoluogo di provincia, che oltre decogestionare Santa Maria Capua Vetere rafforzi la presenza della giustizia sul territorio di Terra di Lavoro. In un momento storico in cui la giustizia è oggetto di quotidiani autorevoli dibattiti non può mancare il confronto con i lavoratori della giustizia sempre in prima linea a rendere il "servizio giustizia" allo Stato e alla collettività con grandi sacrifici e nonostante il loro numero insufficiente e la scarsezza di mezzi.



CASERTA, 11 DICEMBRE 2009 - Lo scorso ottobre, in occasione dell’assise nazionale dell’avvocatura organizzata dall’Ordine degli Avvocati sammaritano e tenutasi presso il Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere, aveva promesso uomini e mezzi: ieri, alla sua seconda visita a Caserta, il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha ribadito l’impegno al presidente del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Andrea Della Selva e al capo della Procura Corrado Lembo al tavolo dei relatori insieme al sindaco di Caserta Nicodemo Petteruti e al presidente dell’Ordine degli Avvocati Elio Sticco. Per gli uffici giudiziari italiani occorre «organizzare un meccanismo flessibile che ridetermini gli organici ufficio per ufficio secondo un modello organizzativo che prenda definitivamente atto dei carichi di lavoro di ciascun ufficio giudiziario, che si renda conto che quando vi è un ufficio di frontiera come quello casertano, va potenziato». Parole apprezzate dalla platea (composta da diversi alti magistrati del distretto giudiziario di Napoli) in occasione dell’inaugurazione ufficiale della sede distaccata di Caserta del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Dunque, promessa di dotazione di personale e mezzi adeguati alle esigenze degli uffici giudiziari sammaritani da parte del Guardasigilli. «Prendo l' impegno a Caserta - ha aggiunto il ministro - di fare una rivisitazione nazionale dei carichi di lavoro ed in modo connesso degli organici». Poi rivolgendosi agli amministrativi presenti, ha assicurato che è sua intenzione di impiegare «una parte di quei soldi che mi deriveranno dal fondo unico giustizia, per operare finalmente una rimotivazione, una rivalutazione del personale amministrativo». Alfano, nei suoi 17 minuti di discorsi, ha ringraziato «i componenti della squadra del tribunale e della procura del distretto casertano, per il lavoro silenzioso ma visibile, perché ciò che è silenzioso è il volto del magistrato e ciò che è visibile è il risultato del magistrato con un lavoro che crea una grande credibilità nei confronti della magistratura». «Prendo formalmente impegno, da questo distretto di frontiera, così come dico al personale amministrativo che intendo prendere una parte dei soldi del Fondo Unico Giustizia». Occorrono, certo, le risorse indispensabili, ma anche migliore organizzazione». Il Guardasigilli ha inoltre sottolineato l’impegno del Governo contro il crimine organizzato e i risultati ottenuti sottolineando che proprio Caserta può essere individuata nella «capitale dell’anticrimine». «Questi uffici giudiziari, questi uomini delle forze dell'ordine impegnati su questo territorio, hanno fatto di questa città, di questi uffici giudiziari, di questo distretto, nell'attuale momento storico, la capitale dell'anticrimine. Avete fatto di questa città la capitale anticamorra, antimafia e antindrangheta del nostro Paese». «Non entro nel merito delle dichiarazioni di Graviano – ha poi commentato rispondendo ad una domanda - come non sono entrato nel merito delle dichiarazioni di Spatuzza. Tutto è all'attenzione dei magistrati con grande chiarezza». Intanto, i ministri dell'Interno, Roberto Maroni e della giustizia Angelino Alfano saranno lunedì a Caserta. Si tratta dell'ormai periodico incontro interforze.

PROCURATORE LEMBO AD ALFANO: SIAMO UNA MAGISTRATURA CHE NON GRIDA

«Qui a Caserta non c’è una magistratura che grida le sue esigenze, c’è una magistratura che attende e confida nella solidarietà di chi deve dare una risposta reale ai problemi della giustizia». Parole del capo della Procura di Santa Maria Capua Vetere, Corrado Lembo, seguite da applausi e dai complimenti con stretta di mano del ministro della Giustizia Angelino Alfano che ieri ha incamerato dati e cifre snocciolate dalla massima carica dell’ufficio giudizirio inquirente della provincia. Numeri che lo stesso procuratore aveva diffuso quattro ore prima dell’inaugurazione della sede distaccata di Caserta del tribunale sammaritano, nel corso di una conferenza stampa riguardante alcuni arresti. Il totale dei procedimenti penali esauriti nel 2009 è stato di 54.428, cioè un numero pari alla metà del 2007. «Ad oggi, come Procura – ha spiegato Lembo - non abbiamo nemmeno la carta per stampare le ordinanze di custodia cautelare». «Questo e' un ufficio di frontiera - ha continuato Lembo - e mi auguro che l'istituzione preposta, in questo caso il ministro della Giustizia, prenda provvedimenti. Si calcola che il numero delle intercettazioni telefoniche sia sceso nel 2009 arrivando fino a 904 intercettazioni, con un risparmio di un milione di euro. Inoltre il numero degli affari penali in questa procura viene esitato in giornata, a dimostrazione del fatto che si segue la strada del giusto e rapido processo. Ma non si può evitare di dire che questa procura è sotto organico». A un mese dalla precedente visita del ministro Angelino Alfano, nell’ambito della sua presenza all’assise nazionale dell’avvocatura organizzata dall’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere, il tribunale ha ricevuto alcuni giorni fa un’integrazione di ulteriori 18mila euro come fondo per il tribunale, oltre ai 28mila già accreditati per l’anno in corso. Ma i problemi non mancano: dall’esiguo numero di auto blindate (sono 6 di cui 2 fuori uso ed alcune molto vecchie); alla carenza di cancellieri (202 unità a fronte della mole di lavoro che produce Santa Maria).





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