CASERTA, 6 DICEMBRE 2009 - Più che al B-Day tenutosi nella Capitale, molti italiani avrebbero preferito partecipare ad una bella sfilata di Lato B-Day. Come non dargli ragione visto che l'ossessione dei soliti noti è sempre Mr Berlusconi, ora anche nel mirino di un pentito che si chiama Spatuzza già soprannominato Sputazza (sputo in napoletano) o Spazzatura. Nel corso del B-Day però ci sono stati anche fischi per il Pd e qualche applauso per l'uomo che oramai da circa un anno è passato da An alla Sinistra (almeno cosi appare agli occhi di tutti), ovvero Gianfranco Fini, proveniente dal vecchio e serio Movimento Sociale. Il colore viola (usato anche come verbo violare) lo slogan delle masse di sinistra tuonato a Roma: la deputata Margherita Boniver ha giustamente commentato che il colore viola si genera mischiando il rosso e il nero (fate un po' voi...). “Viola il fiore, viola lo strumento, viola la legge”, uno degli slogan coniati dagli organizzatori per sintetizzare le ragioni del corteo. Dalla piazza, molti i cori contro il presidente del Consiglio, ma fischi anche ai vertici del Partito democratico e più di un applauso al presidente della Camera Gianfranco Fini.
A RaiDue, da Monica Setta Capezzone a Ingroia:Indigna che magistrati si comportino da politici
“Lei non è un cittadino come gli altri, ma un magistrato che può decidere su ciascuno di noi e m’indigna il solo fatto cha vada a convegni pubblici organizzati da Italia dei valori e partecipi a dibattiti in tv: lei si comporta come un politico e questo è molto anomalo. In più lei è un magistrato di una procura che ha aperto un’inchiesta e va in tv a commentare questa inchiesta con altri esponenti politici”. Così il portavoce del Pdl Daniele Capezzone a “Il fatto del giorno” in onda su RaiDue il 4 dicembre riferendosi al magistrato Antonio Ingroia ospite del programma per presentare il libro “C’era una volta l’intercettazione”. “Io sono indignato, come tanti cittadini italiani che hanno a cuore le sorti della Repubblica, che una bestia che ha sciolto un bambino nell’acido improvvisamente ha una crisi di coscienza e una crisi mistica e che dopo 15 anni si è ricordato una cosa e che per dirla ci ha messo un anno a rate e che dice che nel gennaio ‘94 avrebbe saputo da alcuni mafiosi - i Graviano -, che peraltro smentiscono, di un accordo tra la Mafia e 'quello di Canale5' che così avrebbero avuto in mano il Paese (episodio questo smentito e comunque precedente alle elezioni in cui Forza Italia si presentò) e su ciò è stata montata su un’inchiesta e un circo mediatico, che sputtana il paese”.
Replica il pm Antonio Ingroia: “È vero che non è un paese normale quello dove i pm vanno in tv, ma è anche vero con lo è quel paese dove i magistrati vengano uccisi”. “Vorrei ricordare – aggiunge - che Paolo Borsellino non aveva nessun problema a partecipare a convegni di qualsiasi partito e sono pronto a confrontarmi con Capezzone in un convegno da loro organizzato”.
Nel corso della trasmissione la conduttrice Monica Setta ha lanciato il sondaggio “Conflitto d’interessi: sono scemi gli italiani che hanno votato Berlusconi?” Il 70 per cento ha detto no e solo il 30 per cento sì. Le telefonate, nell'arco di quaranta minuti, sono state quarantamila. “Il Paese - ha detto la Setta - non è solo col governo Berlusconi ma è proprio col premier. I nostri centralini sono impazziti oggi perché ci sono telespettatori indignati perché stiamo dando conto di quello che ha detto quello che chiamano non Spatuzza ma spazzatura”.