EDILIZIA ILLEGALE: I NUMERI DENUNCIATI DA LEGAMBIENTE. CAMPANIA MAGLIA NERA
Data: Mercoledì, 07 aprile @ 07:58:25 CEST
Argomento: Ambiente




La Campania si conferma maglia nera per il maggior numero di reati ambientali commessi in Italia. Secondo l'ultimo dossier ecomafia stilato da Legambiente, l'emergenza rifiuti e il condono edilizio sono alla base del poco inviadibile primato. In aumento le infrazioni nella regione (3604 nel 2003 contro le 2996 del 2002), con un aumento del 20%, così come i clan della criminalità organizzata coinvolti nel business dell'illegalità ambientale, ben 64. Ogni giorno - secondo i dati dell'associazione ambientalista - in Campania si costruiscono 21 nuove case abusive. Il dossier 2004 sull'ecomafia, presentato oggi a Napoli dai responsabili dell'associazione ambientalista, evidenzia che i clan che gestiscono il business dell'illegalità ambientale sono passati dai 19 conosciuti nel 1994 ai 64 di oggi, una vera industria del crimine ecologico che si occupa di abusivismo edilizio, appalti di opere pubbliche, raccolta e smaltimento di rifiuti tossico nocivi, macellazione clandestina, archeomafie e racket degli animali. In aumento (del 18%) anche arresti e denunce, soprattutto - ha sottolineato il presidente regionale di Legambiente, Michele Buonomo - grazie all'art 53 bis del decreto Ronchi che istituì il delitto di traffico illecito di rifiuti. Le persone finite in manette sono state 2520 contro le 2048 del 2002 ed i sequestri sono stati 1158, un vero boom se si guarda il dato del 2002 che ne contava solo 463. Il primato dell'illegalità ambientale del 2003 spetta alla provincia di Salerno, seguono Napoli, Caserta, Avellino e Benevento. Particolarmente preoccupante il fronte dell'abusivismo edilizio "Con l'ennesimo condono - ha spiegato Peppe Ruggiero, responsabile Ambiente e Legalità di Legambiente Campania - una valanga di cemento ha invaso la nostra regione: nel 2003 sono state 7690 le costruzioni illegali realizzate, 1700 in più rispetto al 2002, (+ 31% rispetto al 2002), praticamente una nuova cittadella abusiva, per una superficie coplessiva di 1,1 milioni di metri quadrati ed un valore immobiliare di oltre 576 milioni di euro. Un caso esemplare è quello del Vesuvio: 18 comuni in una zona a rischio eruzione dove sono state presentate 52.808 istanze di condono, 7.155 ordinanze di demolizione e 44 abbattimenti eseguiti. Nei soli mesi di ottobre e novembre, quando il terzo condono era ormai una certezza, sono stati segnalati ai vari circoli di Legambiente circa 1300 cantieri senza permesso". Dall'allarme cemento all'emergenza rifiuti: in Campania, secondo il dossier di Legambiente, quella dei rifiuti è un'industria trainante per la camorra. La grave crisi ha provocato anche l'emergenza diossina con 10.892 capi di bestiame abbattuti e 9.000 tonnellate di latte distrutto da maggio 2002 a dicembre 2003, con un danno economico di oltre un milione e settecentomila euro. "In 10 anni - conclude Buonomo - l'ecomafia ha voluto dire nella nostra regione rovina ambientale e truffe ai danni di privati ed enti pubblici. E' indispensabile un confronto nel Governo ed in Parlamento perché si definisca quali siano i reati ambientali che per la loro pericolosità debbano essere inseriti nel nostro codice penale".





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