ORDINANZA COSENTINO: PER IL RADICALE TURCO 'NON C'E' UN SOLO RISCONTRO'
Data: Giovedì, 19 novembre @ 17:51:06 CET
Argomento: Giudiziaria




CASERTA, 19 NOVEMBRE 2009 - "Neanche l'audizione di Nicola Cosentino, che ieri e' stato ascoltato dalla giunta per le autorizzazioni che deve decidere sulla sua richiesta di arresto, lo ha smosso. Anzi, il radicale Maurizio Turco, deputato Pd e membro della giunta, e' piu' convinto di prima: 'Votero' contro'. Perche' - chiede Laura Cesaretti per IL GIORNALE - vuole respingere la richiesta dei magistrati, onorevole Turco? 'Perche' mi sono studiato tutte le carte e il testo dell'ordinanza, e non ho trovato un solo riscontro fattuale, una sola prova che giustifichi il capo d'accusa: ci sono solo le parole di pentiti, che secondo i magistrati si confermano tra di loro'. Insomma, c'e' il fumus persecutionis? 'Macche' fumo: non puo' esserci nemmeno quello, visto che manca totalmente l'arrosto. Per questo ho detto che e' una sentenza suicida: manca l'oggetto. Non e' un caso se il gip ha dovuto dedicare ben 20 pagine solo a spiegare cosa sia il concorso esterno in associazione: fa capire quanto sia assurdo quel reato. E il fatto che ci siano migliaia di cittadini che finiscono in galera col 416bis non mi indurra' a chiedere che anche lui ci finisca'. Molti le obietteranno: perche' lui, che e' parlamentare, no? 'E io rispondo: perche' gli altri si'? E' quella norma che va rivista, il sospetto senza prove di concorso esterno non deve bastare a mandare la gente in galera'. L'ha convinta l'autodifesa di Cosentino davanti alla giunta? 'In realta', il sottosegretario in un certo senso si e' autoaccusato. Ma non certo di quello che scrivono i magistrati: ha riconosciuto di far parte di un sistema di potere partitocratico, che pero' e' lo stesso in cui anche il centrosinistra nel Sud affonda le sue radici. Ha riconosciuto di aver deciso le nomine nei cda dei consorzi pubblici, ricordando pero' che e' la legge che prevede che sia la politica a farle. E' una spartizione che noi radicali denunciamo come criminogena, ma che e' la regola condivisa da tutti e certo non perseguita dai magistrati'". "E l'accusa di voto di scambio? - riprende Cesaretti -. 'Nel 2005 - con Berlusconi al governo - Cosentino si candida alla provincia di Caserta per il centrodestra e perde. Sorgono spontanee due domande: nel 2005 non faceva parte del sodalizio criminoso che gli procurava i voti? E in quell'occasione, per chi votarono allora i casalesi?'. Lei ha fatto addirittura un parallelo con il caso Tortora: non le pare esagerato? 'Ovviamente non c'e' alcuna analogia tra i personaggi. Ma ho riconosciuto nell'impianto accusatorio quello stesso "rito napoletano" che porto' in carcere Enzo Tortora. Un rito che collega magistratura, politica e giornalismo, e che ormai ha oltrepassato i confini partenopei per diventare rito italiano'. Che c'entrano i giornali? 'Guardi, io compro sempre Repubblica. Mercoledi' scorso, prima ancora di riceverla io che sono membro della giunta, ho trovato su quel giornale una accurata sintesi della richiesta di arresto. E anche la previsione su come io, in quanto Pd, avrei votato: per approvarla. C'e' un'informazione che fa pressione politica, invece di informare. E grazie a questo gran parte dei deputati saranno indotti a votare per l'arresto non per convinzione, ma per convenienza: per non essere pubblicamente linciati'. Succedera' anche a lei... 'Mi aspetto parecchie contumelie, per il mio no. E nessuno si preoccupera' di capire perche': ormai c'e' una specie di automatica adesione ideologica alle iniziative giudiziarie'. E il Pd come prendera' il suo voto? 'Io non ho chiesto a loro perche' hanno votato (insieme alla maggioranza) contro l'arresto di Antonio Angelucci, loro non chiedano a me perche' voto contro quello di Cosentino'. Il sottosegretario finira' in carcere? 'Credo che la richiesta sara' respinta, ma lui e' comunque rovinato. Non potra' essere candidato, gli chiedono di andarsene dal governo, e se prova a confutare le accuse e' peggio: non essendoci fatti concreti, non puo' essere credibile. Spero almeno che questa vicenda lo illumini'. Lo illumini in che senso? 'Che si renda conto che quel che oggi colpisce lui colpisce ogni giorno migliaia di cittadini. Indipendentemente dalla loro colpevolezza'".





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