EVASIONE FISCALE CON SOCIETA' BEVANDE: FRODE SU ASSE SIENA-CASERTA
Data: Venerdì, 30 ottobre @ 21:00:12 CET
Argomento: Cronaca




SIENA, 30 OTTOBRE 2009 - Avrebbero simulato esportazioni di bevande per evadere l'Iva, attraverso il cosiddetto sistema della frode 'carosello' che avrebbe coinvolto 46 imprese, italiane e straniere, alcune mere 'cartiere', altre fallite. E' quanto ha scoperto il nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Siena con un'inchiesta, avviata tre anni fa, che ora ha portato all'arresto di due persone in provincia di Siena e alla denuncia di altre 44 in varie parti d'Italia. Associazione a delinquere, frode fiscale, emissione ed utilizzo di fatture false, ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato i reati contestati. Le indagini, coordinate dalla procura di Siena e che hanno visto la collaborazione anche delle autorità giudiziarie di Napoli, Bari, Pesaro e Cuneo, con accertamenti anche in più paesi europei, sono scaturite da alcuni pagamenti in contanti, definiti anomali, effettuati a una società della Valdelsa senese, che distribuisce all'ingrosso bevande, da parte di clienti partenopei. E' poi emerso, per le fiamme gialle, che la ditta del senese avrebbe ceduto la merce ad aziende, in prevalenza del Sud d'Italia, che, con documentazione falsa, attestavano di essere esportatori abituali per ottenere un'indebita esenzione di imposta, prevista per le esportazioni. In realtà le bevande sarebbero finite sul mercato nazionale, consentendo ai venditori prezzi al consumo sensibilmente inferiori a quelli di mercato. Il tutto grazie a fatturazioni false, per un valore di 15 milioni di euro solo quelle per consentire di immettere in Italia la merce. Riguardo alla frode al fisco, secondo la gdf l'azienda senese avrebbe realizzato un'evasione dell'Iva pari a 3 milioni di euro. Verifiche fiscali in altre ditte avrebbero portato ad accertare evasioni all'Iva per circa 20 milioni. Le imprese coinvolte operano nei settori del commercio di alimenti e del trasporto. I denunciati risiedono nelle province di Roma, Milano, Bologna, Napoli, Caserta, Bari, Brindisi, Lecce, Latina, Frosinone e Cosenza.





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