MORTO DURANTE RAPINA A VAIRANO PATENORA (CASERTA): CACCIA AI KILLER
Data: Giovedì, 13 agosto @ 14:37:37 CEST
Argomento: Cronaca




VAIRANO PATENORA (Caserta, 12 agosto 2009) - In provincia di Caserta è caccia ai responsabili della morte di Bartolomeo Casparrino, l'uomo di 50 anni deceduto dopo essere stato malmenato durante una rapina all'interno della propria abitazione, in via Santa Croce a Vairano Patenora nella notte tra martedi e mercoledi. Bartolomeo Casparrino, bidello, viveva con l'anziana madre: i due sono stati sorpresi dai rapinatori e legati mani e piedi con fascette di plastica. I carabinieri del comando provinciale di Caserta ritengono che i malviventi abbiano portato via circa cinquemila euro che l'anziana donna e suo figlio tenevano nascosti in casa. Secondo gli inquirenti l'uomo può essere deceduto o per le percosse ricevute dai malviventi - forse tre persone - introdottisi nella sua abitazione; o soffocato dal bavaglio, o per un infarto. Non sono stati rilevati segni di effrazione sulla porta dell'abitazione, nè alle finestre, per cui l'attenzione degli investigatori si concentra sul tetto del fabbricato. I rapinatori avrebbero immobilizzato il bidello al momento della loro incursione, mentre l'anziana madre di lui, Lucia, 70 anni, sarebbe stata minacciata in un secondo momento. Secondo quanto si e' appreso, la donna, ancora sotto choc, avrebbe raccontato che ad agire erano in tre persone che parlavano italiano. Il corpo di Casparrino, ad un primo esame medico, ha presentato ecchimosi ma non ferite d'arma da fuoco o da punta e tagli, per cui non e' escluso che ad ucciderlo sia stato un infarto. I carabinieri hanno già effettuato perquisizioni in abitazioni di pregiudicati con precedenti per furto e rapina. Nella zona sono in aumento negli ultimi tempi i raid notturni nelle abitazioni: gli ultimi due casi si sono verificati nei giorni scorsi nel piccolo centro agricolo di Baia e a Latina, poco distante da Vairano, ed hanno visto in azione bande di malviventi armati e con il volto coperto da passamontagna. Gli investigatori ritengono che ad agire possano essere bande composte sia da immigrati dell'Est europeo che da pregiudicati della zona. Casparrino, figlio unico, era bidello nella locale scuola elementare e viveva insieme con l'anziana madre in una casa del centro storico di Vairano. L'ipotesi è che abbia tentato di opporsi alla rapina o non abbia voluto indicare il luogo dove teneva nascosto il suo denaro e, per questo motivo, sia stato aggredito e malmenato prima di essere legato ed imbavagliato. I due abitavano in una casa rustica a due piani, dall'aspetto modesto. Sembra che i banditi, probabilmente tre, si siano arrampicati dall'esterno, per arrivare al primo piano dove ci sono le camere da letto. Il cadavere dell'uomo non è stato rimosso dall’abitazione soltanto nel primo pomeriggio di ieri: sul luogo del delitto ha operato anche la Scientifica per il rilevamento di eventuali tracce lasciate dai banditi. Le indagini sono condotte dai carabinieri della compagnia di Capua e del reparto investigativo del comando provinciale di Caserta.





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