RACKET DI FERRAGOSTO: CATTURATO SULLA SPIAGGIA DA AGENTI IN COSTUME
Data: Giovedì, 13 agosto @ 14:34:40 CEST
Argomento: Cronaca




CASERTA, 11 AGOSTO 2009 - Il racket non si ferma nemmeno d’estate nel Casertano: anzi, sono proprio i titolari di attività commerciali del litorale ad essere presi di mira. Ed è stata proprio una spiaggia della costiera teatro di un arresto: a finire in manette un esattore napoletano bloccato dagli agenti della Squadra Mobile di Caserta mimetizzati da comuni bagnanti. L’uomo, Cosimo Migliore, 37 anni, nativo di Napoli, ritenuto esponente di uno dei clan del capoluogo campano operativi tra Secondigliano e Scampia, è stato fermato e trovato in possesso circa seimila euro, estorti a titolari di stabilimenti balneari tra Marina di Varcaturo e Ischitella, per conto dei Casalesi. Migliore ha precedenti per associazione per delinquere di tipo camorristico, tentato omicidio, rapine, furti ed estorsioni. Gli agenti della polizia hanno agito in costume da bagno, confondendosi tra i bagnanti, durante alcuni appostamenti. Le indagini hanno confermato così la sinergia tra la fazione del clan dei Casalesi, ritenuta capeggiata da Francesco Bidognetti, detto 'Cicciotto 'e mezzanotte' ed alcune organizzazioni napoletane, per uno scambio di favori - ha spiegato il capo della mobile casertana, il vicequestore, Rodolfo Ruperti - soprattutto sul fronte delle estorsioni. Braccati dalle forze dell'ordine, i Casalesi chiedono aiuto ai camorristi napoletani, per la riscossione del pizzo. La conferma di una nuova forma di collaborazione, per gli inquirenti, è spiegata proprio con l’arresto di Migliore, affiliato a un clan partenopeo e sorpreso sulle spiagge del litorale Domizio a prelevare le tangenti per il gruppo dei bidognettiani. Dopo i recenti duri colpi inferti all'organizzazione casertana dalle forze dell'ordine, per il ritiro delle rate estive, (quelle che il racket impone in prossimità del Ferragosto), i bidognettiani stanno dunque utilizzando per il ritiro delle tangenti esponenti di clan napoletani alleati, che è più difficile identificare. Le accuse contestate a Migliore sono tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso relative ad un episodio verificatosi lo scorso luglio ai danni di un titolare di uno stabilimento balneare. La richiesta era stata replicata l’altro giorno ma alla presenza dei poliziotti in costume. Cosimo Migliore è stato bloccato dai poliziotti casertani a poca distanza dal lido ‘La Fiorente', dove un anno fa fu ucciso Raffaele Granata, padre dell'allora sindaco di Calvizzano, gestore dello stabilimento, eliminato per essersi opposto al racket. I carnefici di Raffaele Granata, 70 anni, gestore da quasi 40 di quello storico lido di Varcaturo, si presentarono alle nove del mattino dell’11 luglio dello scorso anno. Un’ora studiata, nella speranza che sulla spiaggia non vi fossero molti clienti. Conoscevano le abitudini di quell’ex pensionato dell’Atan, padre di quattro figli tra cui il penalista Giuseppe Granata, 42 anni, sindaco di Calvizzano dallo scorso aprile. Senza esitazione, si diressero subito dentro al bar ed esplosero dieci colpi di pistola. I killer – del gruppo Setola – furono arrestati dopo qualche tempo grazie al pentimento di alcuni camorristi.





Questo Articolo proviene da Casertasette
https://lnx.casertasette.com

L'URL per questa storia è:
https://lnx.casertasette.com/modules.php?name=News&file=article&sid=17590