SCHIAVITU' DEL 2009: SCOPERTA FABBRICA CLANDESTINA CON CINESI SEQUESTRATI
Data: Sabato, 01 agosto @ 16:00:22 CEST
Argomento: Cronaca




CASAL DI PRINCIPE (Caserta, 1 ° agosto 2009) - Immigrati cinesi ridotti in schiavitů, costretti a lavorare da mezzogiorno alle sei del mattino dopo in una fabbrica abusiva di scarpe senza poter mai uscire: il tutto per un euro e mezzo per ogni paio di calzature realizzate; soldi che molto spesso non venivano neanche corrisposti. Accadeva nel Casertano, a Casal di Principe, dove é stato proprio un cittadino cinese a denunciare il tutto. La piccola fabbrica abusiva di scarpe era stata realizzata a pochi passi dall'abitazione del boss dei Casalesi, Giuseppe Setola, ora in carcere. Al momento dell'irruzione i militari hanno trovato tre donne, un ragazzo di 16 anni, intenti al lavoro, ed un bambino, figlio di una delle donne che dormiva in un lettino: a tutti i lavoratori era impedito finanche di uscire. A portare tutto allo scoperto č stato un cinese di 35 anni, anche lui schiavo di quella fabbrica. Dopo aver litigato con i proprietari per non essere stato pagato, e dopo essere stato picchiato, l'uomo č riuscito a scappare. Una volta in strada si č imbattuto in una pattuglia dei carabinieri di Casal di Principe, diretti dal capitano Alfonso Pannone, ai quali ha raccontato tutto. I responsabili del piccolo laboratorio Chen Dehuo, di 36 anni e Je Shunan, di 41 anni, sono stati arrestati: sono accusati di riduzione in schiavitů, lesioni aggravate, tra l'altro.





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