CAPODRISE / MARCIANISE (CASERTA): SIT IN LAVORATORI CARREFOUR
Data: Sabato, 18 luglio @ 23:30:29 CEST
Argomento: Lavoro




MARCIANISE-CAPODRISE (Caserta, 18 luglio 20009) - Scioperano oggi i dipendenti dei punti vendita Carrefour di tutta Italia e fin dalle prime ore dell'alba sono iniziati i presidi davanti a diversi ipermercati. Lo sciopero - e' scritto in un comunicato dei sindacati - e' stato indetto dalle segreterie nazionale Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil dopo la disdetta del contratto integrativo aziendale sta riscuotendo molto successo. Secondo il comunicato diffuso dalla Filcams l'adesione sarebbe stata ''in massa a Casoria nel Napoletano dove una quarantina di lavoratori hanno deciso questa mattina di rimanere fuori all'iper di Carrefour per distribuire i volantini unitari e manifestare il loro dissenso alle scelte aziendali. Solo due le casse aperte e i 15 caporeparto che hanno deciso di lavorare stanno confezionando carne al reparto macelleria''. A Capodrise in provincia di Caserta, invece, sono solo i capireparto che lavorano, l'Iper e' vuoto per solidarieta' dei clienti e una cinquantina di lavoratori stanno effettuando un blocco stradale pacifico che ha pero' costretto la digos ad intervenire''.

L'esito della protesta

Giornata di sciopero per i dipendenti dei punti vendita Carrefour, GS, e Di per di', di tutta Italia, con presidi iniziati fin dalle prime ore dell'alba davanti a diversi ipermercati. E mentre i sindacati si dichiarano soddisfatti per la riuscita dello sciopero, i vertici del gruppo Carrefour si dicono disponibili al dialogo. La protesta e' stata indetta dai sindacati di settore - Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil ed anche Ugl Commercio - dopo la disdetta del contratto integrativo aziendale ed e' finalizzata a chiedere all'azienda ''un piano industriale che dia certezze all'occupazione e allo sviluppo''. I sindacati puntano anche ad evitare procedure di licenziamento in diversi ipermercati di Campania, Lazio e Puglia. I sindacati hanno espresso soddisfazione per la riuscita della protesta. ''Ottima l'adesione'' in tutta Italia afferma la Filcams Cgil, e' ''una risposta ferma e decisa dei dipendenti che hanno cosi' espresso la loro contrarieta' alle azioni dell'azienda.'' Sulla stessa linea il segretario nazionale dell'Ugl Commercio, Vittorio Delle Donne, che assicura inoltre il continuo impegno dell'Ugl ''per tutelare i livelli occupazionali e i diritti dei lavoratori''. Lo sciopero ha portato ad una apertura dell'azienda. Carrefour Italia ha diffuso una nota per far sapere di essere ''disponibile al dialogo con le organizzazioni sindacali purche' cio' avvenga in tempi certi e a condizione che si trovino soluzioni concrete ai temi della produttivita' e della flessibilita'''. I primi dati parziali relativi alla mattinata, dice la Filcams, ''testimoniano una buona riuscita dello sciopero, molti i punti vendita messi in crisi oggi, costretti a far lavorare alle casse anche caporeparti e responsabili del personale, come a Matera, Calenzano (FI) e Lecce''. Alta l'adesione anche in Lombardia, dice ancora la Filcams, che nei diversi punti vendita e' stata intorno al 90%. E ottima anche la riuscita dello sciopero nella Capitale. In Veneto hanno aderito il 90% dei dipendenti del punto vendita di Marcon e il 70% di quello di Portogruaro, mentre, all'iper di Grusgliasco di Torino, uno dei piu' grandi d'Italia, l'adesione e' stata dell'80%. In Emilia sono quasi il 95% i dipendenti dell'iper mercato di Casalecchio che hanno scelto di non lavorare, mentre in Toscana, la partecipazione a Massa e' stata del 90% circa e a Pisa dell'85%. L'adesione all'Ipermercato Carrefour di Lecce e' stata del 90% e tra il 70 e il 75% a Matera e Ancona. Alta la partecipazione anche in Calabria (tra il 70 e il 75%) al presidio di questa mattina presso l'Ipermercato di Zumpano Cosenza. Adesione in massa a Casoria nel Napoletano, dove i lavoratori hanno svolto un presidio fuori dall'ipermercato di Carrefour. A Capodrise in provincia di Caserta sono solo i capireparto che lavorano, l'Iper e' vuoto anche per solidarieta' dei clienti. Mentre in Liguria un centinaio di dipendenti del Di'perdi' hanno organizzato un presidio davanti agli uffici amministrativi e molti punti vendita di Genova sono stati costretti alla chiusura nel pomeriggio.





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