LIBRI, 'NON SARO' CLEMENTE': MASTELLA AL VILLAGGIO TORRE CON DEMARCO
Data: Giovedì, 02 luglio @ 17:25:32 CEST
Argomento: Difesa




CASERTA, 2 LUGLIO 2009 - E’ in programma per venerdì 3 luglio, con inizio alle 20.30, nella splendida cornice del Villaggio Torre in Via Mazzini 16 a Caserta, la presentazione del libro “Non sarò Clemente, memorie dell’ultimo democristiano” (Rizzoli 2009), di Clemente Mastella. All’incontro, promosso dal Villaggio Torre e da Arcadia Communications, parteciperanno l’autore, l’europarlamentare Clemente Mastella e il coautore Marco Demarco, direttore del Corriere del Mezzogiorno. Il libro Nei momenti difficili Clemente Mastella si aggrappa a due brevissimi messaggi. Il primo è un telegramma di incoraggiamento che Aldo Moro gli mandò nel ’77 — «Invioti ogni apprezzamento ed auguri vivissimi tuo appassionato impegno» —; il secondo un recente sms di Sandra, sua moglie: «Clem, non mollare». Per lui sono ancore di salvezza, ma anche emblemi dei due valori sommi che lo hanno sempre ispirato: politica e famiglia. Non è quindi un caso che Mastella li rievochi all’inizio di questo libro in cui, dopo lo tsunami che lo ha investito nel 2008, cerca di mettere insieme i tasselli della propria vita. Figlio di un maestro elementare e di una casalinga di Ceppaloni, arriva giovanissimo a Roma e viene eletto nel 1976 in Parlamento. È un’epoca d’oro della DC dove, come in un orologio, Moro è la lancetta delle ore, Andreotti il perno stabile su cui ruota e Cossiga il quadrante policromo, lo scenario mutevole. Da lì prende il volo Mastella che, ancora sconosciuto — chiamato per errore Mastrella e definito da Fanfani «Carneade di provincia» —, ha presto un ruolo primario in molti importanti eventi della storia nazionale, dall’elezione di Cossiga alla presidenza della Repubblica al salvataggio dei piloti Bellini e Cocciolone fatti prigionieri dagli iracheni durante la guerra del Golfo del ’90, dalla dissoluzione della DC sotto il maglio di Mani Pulite all’esperienza nel Primo governo Berlusconi, per arrivare infine a quella di guardasigilli nell’ultimo Prodi, caduto proprio con il caso De Magistris. Non sarò Clemente è una risposta ferma e indignata alle pesanti e infondate accuse rivolte a lui e alla moglie in quell’occasione. Ma non solo. È soprattutto il memoriale di un protagonista di un quarantennio, ricco di rivelazioni ed episodi inediti, uno spaccato unico del nostro passato prossimo. E, al tempo stesso, è un’analisi illuminante del pensiero «democratico e cristiano», quella sintesi imperfetta (perché perfetto è solo Dio) che tanto ha improntato la vita del nostro Paese.





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