BENI CULTURALI IN CAMPANIA: CISL CHIEDE PROVINCIALIZZAZIONE SOPRINTENDENZE
Data: Martedì, 23 giugno @ 20:17:44 CEST
Argomento: Beni Culturali




CASERTA, 23 GIUGNO 2009 - La Cisl Funzione Pubblica di Caserta ha redatto un documento con il quale investe la rappresentanza nazionale della questione dei Beni Culturali in Campania. Quest’oggi alla presenza dei giornalisti, del Segretario Generale Cisl Ust, Carmine Crisci, del Segretario Generale Cisl Fp Rino Brignola e del Segretario Aziendale Pino Crispino, questa Segreteria intende mettere un punto al saccheggio che la politica di destra e di sinistra ha perpetrato in questi anni, in provincia di Caserta, in merito ai Beni Culturali. Dopo la Riforma messa in atto dal Ministro Rutelli, con la quale, questa provincia ha perso la gestione storica-artistica del territorio casertano, si credeva di aver ormai già pagato pegno con l’acquisizione della sede a Caserta della sovrintendenza archeologica. A quanto pare, invece, la storia si ripete: è in arrivo infatti la nuova riformulazione delle sedi dirigenziali di prima e seconda fascia del Ministero dei Beni Culturali. Col nuovo provvedimento, in applicazione entro 60 giorni della riforma del Ministero approvata nei giorni scorsi in Consiglio dei Ministri, ci ritroviamo a constatare che le competenze archeologiche del territorio casertano passano in capo alla costituenda soprintendenza archeologica di Salerno-Avellino-Caserta-Benevento con sede a Salerno, e che l’Archivio di Stato di Caserta non avrà più la sede dirigenziale. La Cisl Fp, che dal primo momento ha inteso difendere il territorio casertano, ritiene opportuno che venga messo un freno alle riforme che ormai si susseguono per meri motivi politici, e che danneggiano questa provincia; a questo scopo formula l’unica vera proposta, in grado di risolvere i problemi tecnici inerenti i Beni Culturali nella nostra Regione, avvicinando al territorio la catena di comando. In che modo? Creando Soprintendenze miste, architettoniche, archeologiche, storico/artistiche che siano localizzate nelle province di competenza, che prevedano un dirigente di riferimento che coordini i vari funzionari di comparto. La proposta è stata formulata in un documento ufficiale che abbiamo inviato alla rappresentanza Cisl Regionale e Nazionale dei Beni Culturali, al Capo di Gabinetto Generale Nastasi, al Ministro Bondi, al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Presidente della Repubblica.





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