CASERTA, ELEZIONI ARCHITETTI: VITTORIA SCHIACCIANTE PER DE CRISTOFARO
Data: Lunedì, 22 giugno @ 15:54:58 CEST
Argomento: Enti e Comuni




CASERTA, 22 GIUGNO 2009 - Nella tarda notte di sabato si è concluso lo spoglio delle schede per la votazione del rinnovo del Consiglio dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Caserta.
Della rosa di 30 candidati i 14 architetti della sezione A con laurea quinquennale ed i 2 della sezione B con laurea triennale presentati da Enrico de Cristofaro, Presidente uscente, hanno ottenuto un netto successo sugli altri 14 facenti capo a Enzo Martone, già Presidente in una passata consiliatura.
Su 1231 votanti (550 Aversa e 681 Caserta) hanno ottenuto voti:
Enrico de Cristofaro 863 (446 - 417)
Mario Belardo 622 (326 – 296)
Annalisa Capuano 596 (288 – 308)
Carlo Cardone 608 (295 – 313)
Carlo Cirelli 597 (301 – 296)
Bartolo D’Angelo 625 (320 – 305)
Salvatore Freda 613 (326 – 296)
Dino Garofano 637 (340 – 297)
Antonio Iuliano 625 (325 – 300)
Antonio Maio 605 (303 – 302)
Giuseppe Martinelli 640 (343 – 297)
Umberto Panarella 654 (337 – 317)
Giancarlo Pignataro 632 (295 – 337)
Bruno Saviani 583 (271 – 312)
Raffaele di Bona(Junior – sez. B) 384 (186 – 198)
Primo dei non eletti con laurea quinquennale (sez. A) è Antonio Munno con voti 374 a seguire: Vincenzo Martone (364), Alessia Fratta (336), Sergio Raucci (323), Roberto Rossano (317), Claudio Calabritto (310), Caruso (307), Raffaele Fimmanò (307),
Nicola di Ronza (300), Raffaele D’Alterio (297), Sara Pagliari (293), Giovanni Sagliocco (292), Diego Diana (276), Nunzio Della Torre (270),
Primo dei non eletti con laurea triennale (sez. B) è Giuseppe Sorvillo con voti 195.

Enrico de Cristofaro ed i 14 eletti di cui 9 nuovi, esprimono piena soddisfazione per il chiaro consenso ottenuto dalle loro proposte.
L’obiettivo al centro delle proposte programmatiche è la promozione della qualità dell’architettura, chiaramente rappresentata nel manifesto elettorale, come strumento primario nell’uso del territorio e dell’ambiente antropizzato, per assicurare uno sviluppo sostenibile nel processo di crescita della comunità provinciale.
I poteri istituzionali, le forze politiche, sociali, economiche e soprattutto culturali sono chiamati a sostenere con noi tale disegno nell’unico interesse del progresso civile ed economico della nostra società.
Si intende con ciò affermare e sostenere la funzione sociale delle professioni, liberandole dalla comune considerazione di essere corpi privilegiati estranei al mondo produttivo che coltivano egoismi elitari.










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