ELETTO MASTELLA: GIUDICI SI CONGRATULANO, ANCHE DA SANTA MARIA CAPUA VETERE
Data: Martedì, 09 giugno @ 15:18:17 CEST
Argomento: Politica




CEPPALONI (Benevento, 9 GIUGNO 2009) — (Fabrizio Caccia - Corriere della Sera) - Adesso è felice («Avevano tentato di ammazzarmi e invece sono risuscitato...»), ma già sta pensando ad altro: «Quanti voti ha preso De Magistris?», chiede, mentre nella villa di Ceppaloni sfila da ore un’interminabile processione di gente che l’ha votato. Luigi De Magistris, il pm che lo iscrisse nel registro degli indagati per l’affare Why not, è stato eletto anche lui al Parlamento europeo e ha preso 24 mila voti più di Mastella nella loro circoscrizione. Quelle accuse poi vennero archiviate, ma la ferita sanguina ancora: «Non c’è il rancore nel mio Dna però qualche sassolino nelle scarpe m’è rimasto. Non credo che c’incontreremo a Bruxelles, saremo su banchi diversi. La partita comunque non è finita...». La prossima settimana presenterà il suo libro e già il titolo è un programma: Non sarò Clemente. «Si parlerà di Prodi, di Andreotti, anche di De Magistris — svela Mastella —. In un passo, addirittura, cito la testimonianza di un ufficiale secondo cui è lo stesso pm a scagionarmi in una conversazione. Ci sono tanti episodi inediti, come quello di una signora pagata per tirare le monetine addosso a mia moglie Sandra. Come a Craxi. Ma ci voleva bene e rifiutò». La moglie siede in giardino vicino a lui: insieme hanno superato la tempesta e insieme ora festeggiano. Arrivano centinaia di telefonate (chiamano tra gli altri Ferrara da Potenza, Tarfusser da Bolzano, Fucci da Santa Maria Capua Vetere e Mastella li chiama «i miei giudici amici»). Donna Sandra si rattrista ancora pensando a quel tremendo gennaio 2008, agli arresti domiciliari, alle dimissioni del marito. L’incipit del libro è dedicato proprio a lei («In memoria ho un sms di Sandra. È il mio Prozac. Clem, mi dice, ti prego, non mollare... pensa a me che non so se sopravviverò a tutte queste cattiverie...»). Lei oggi è ancora qui, per fortuna. E ci sono anche i figli Elio e Pellegrino a celebrare il trionfo di papà. Vittoria che conta: «Stavolta mi sono pesato nudo, capito? — conclude il leader dell’Udeur che ora sogna di rifare la festa a Telese —. Senza partito, senza potere. Perciò è stato voto di popolo, voto d’affetto: parla chiaro, non si può fare finta di nulla, l’idea di Lombardo è fallita, non basta la Sicilia, non si può fare a meno del Sud. C’è questo spazio politico, queste istanze che vanno difese e anche Bossi lo deve capire. Non conta lo strumento, conta l’idea. Che sia una Lega del Sud o altro, conta ora che questa idea si metta in movimento...». Sì, Mastella è davvero tornato.





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