CASERTA, VII CONVEGNO BIENNALE DI CONFINDUSTRIA: INTERVENTO BUTTIGLIONE
Data: Domenica, 24 maggio @ 09:35:23 CEST
Argomento: Economia




CASERTA, 22 MAGGIO 2009 - "Il Governo paghi i debiti che ha verso le imprese, li paghi subito. E' l'azione più forte e di sostegno all'economia che può fare". Così il vice presidente della Camera dei Deputati, Rocco Buttiglione,a margine del suo intervento, nel Teatro di Corte della Reggia di Caserta, alla giornata conclusiva del VII convegno biennale di Confindustria Caserta. Per Buttiglione è possibile venire incontro alle imprese: "in un momento in cui i freni di Maastricht sono chiaramente saltati in tutto il continente, in un momento in cui la Germania affronta uno sforzo ben oltre i limiti di Maastricht per sostenere le sue imprese questo si può fare, perché funziona subito ed è un segnale potente". "Il Mezzogiorno oggi viene finanziato relativamente bene sulla base del programma 2007-2013. Ma c'é un problema. Non spendiamo i soldi. Le nostre Regioni del Mezzogiorno sono in ritardo". Lo ha detto, a margine del settimo convegno dei giovani di Confindustria a Caserta, il vice presidente della Camera Rocco Buttiglione. "Qualcuno sta facendo qualcosa? - si è chiesto l'esponente dell'Unione di Centro - Il governo cosa fa per incentivare le Regioni e spingerle ad agire? E le Regioni stesse cosa stanno facendo? C'é, dunque, un ritardo grave nell'utilizzo delle risorse comunitarie, come ha sostenuto ieri anche il Capo dello Stato". Il vice presidente della Camera, Rocco Buttiglione, intervenendo a Caserta al convegno promosso da Confindustria sul tema del Mediterraneo, ha detto di essere "preoccupato delle prospettive future del Sud dell'Italia. "Le risorse per finanziare lo sviluppo del Mezzogiorno - ha spiegato - derivano dall'Unione Europea perché le politiche di coesione sono di competenza della stessa Unione. Ma nel 2013 il piano finanziario finisce. Ed allora - si è chiesto il vice presidente della Camera - c'é qualcuno che sta trattando per il piano 2013-2020? Con Paesi nuovi e più poveri che entrano è tutt'altro scontato che il Mezzogiorno sarà nelle aree dell'obiettivo uno, cioé tra i Paesi ai quali vengono riconosciute più risorse per sostenere lo sviluppo. Ed è molto probabile che l'Italia non ci sarà". "Il governo cosa ha da dire - si è ancora chiesto Buttiglione - sta lavorando in sede europea? Quali sono i progetti che il Governo ha per assicurare quanto meno uno scivolo, cioé che per sette anni non ci sia una caduta drastica di ogni sostegno?".

Guidi, giovani imprenditori

"E' evidente a tutti che esiste ancora un gap nel nostro Paese. Penso che a maggior ragione oggi, guardando il panorama europeo, non si possa prescindere dal Sud Italia che è una delle grandi aree su cui scommettere per la ripresa del nostro Paese". Lo ha detto, parlando con i giornalisti, Federica Guidi, presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria, chiudendo a Caserta il VII convegno biennale del gruppo locale dei Giovani Imprenditori. Settori e iniziative sui quali investire per il futuro sono, secondo la Guidi, "soprattutto le infrastrutture, l'apertura di nuovi mercati, l'interconnessione del traffico di persone e di merci, la possibilità di avere nuovi sbocchi sull'area del Mediterraneo attraverso queste infrastrutture e le autostrade del mare". "Credo che in questo momento di grave crisi economica tutte le componenti sociali, le istituzioni, ma anche la classe dei mezzi di comunicazione, come ha tra l'altro affermato ieri il Capo dello Stato, debbano essere attive". Lo ha detto la presidente dei giovani imprenditori di Confindustria, Federica Guidi, a Caserta per la giornata conclusiva del VII convegno biennale organizzato dai Giovani Imprenditori casertani. "Tutti noi - ha aggiunto Guidi - dobbiamo cercare di essere seri, severi anche nella critica, e non dobbiamo abbassare la guardia rispetto ai problemi; ma, nello stesso tempo, dobbiamo evitare i catastrofismi". A parere della presidente dei giovani industriali, "occorre cercare di dare tutti un contributo positivo, sono convinta che da questa crisi, alla fine, se ne uscirà. Il problema - ha osservato - è quando e come. Con il contributo di tutti, però, sarà possibile uscirne meglio e prima".





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