BIRRA, ACCORDO PERONI - MILLER: A NAPOLI RISCHIO PRODUZIONE
Data: Sabato, 20 marzo @ 04:34:53 CET
Argomento: Economia




Lo stabilimento della Birra Peroni a Napoli sarebbe a rischio chiusura. A lanciare l'allarme è il segretario generale della Flai-Cgil Campania, Franco D'Angelo, secondo il quale sarebbero "in atto pressioni nei confronti dei circa duecento lavoratori dipendenti affinché diano la loro disponibilità al licenziamento 'spontaneo', in quanto alla luce del nuovo assetto societario scaturito tra la multinazionale Sab Miller e la Birra Peroni, lo stabilimento napoletano sarebbe considerato superfluo". Secondo D' Angelo, "é necessario che la Sab Miller immediatamente dia la disponibilità alla convocazione del coordinamento nazionale del Gruppo affinché si faccia chiarezza su questa situazione e sull'atteggiamento assunto in questa fase dalla direzione aziendale". Intervenendo sullo sciopero generale del 26 marzo, D' Angelo ha sottolineato che si tratta di "un'occasione per rilanciare l'iniziativa del sindacato contro il rischio di desertificazione produttiva e occupazionale presente sia nel comparto agricolo che nell'industria di trasformazione alimentare della nostra regione, contro la politica economica fallimentare del governo e in particolare per la totale assenza di analisi e progettualità sul comparto agroindustriale italiano, travolto da gravi vicende di natura finanziaria e da decisioni frettolose e improduttive di livello europeo". Il segretario della Flai ha poi fornito i dati relativi al comparto agroindustriale e distributivo in Campania: "la filiera agricola e industriale del tabacco in regione esprime una occupazione di circa 1.250 unità nelle industrie di trasformazione, tra fissi e stagionali e circa 35.882 lavoratrici e lavoratori braccianti agricoli, compresi circa 5.760 lavoratori immigrati. La filiera agricola è presente diffusamente in tutte le province mentre quella industriale insiste prevalentemente nel Casertano". "Il gruppo Cirio con lo Stabilimento in Caivano, l'Azienda zootecnica la Faggianeria e il Centro di Ricerca di Piana di Monte Verna, esprime - ha aggiunto - una occupazione diretta di circa 220 unità ai quali vanno aggiunti i circa 600 stagionali, mentre la Parmalat, presente ad Avellino e Caserta, conta circa 190 occupati. Con la presenza nell'indotto e le aziende collaboratrici, oltre che alla filiera agricola, l'occupazione complessiva che gira intorno a Cirio e Parmalat raggiunge complessivamente una cifra di circa 20mila unità".





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