CASALESI, FRATELLO ZAGARIA: UN GIUDICE LO SCARCERA E IL PM LO BLOCCA
Data: Sabato, 28 marzo @ 15:33:31 CET
Argomento: Cronaca




CASERTA - Un decreto di fermo emesso dalla Dda della Procura della Repubblica di Napoli terra' in carcere Pasquale Zagaria, elemento di spicco del clan dei Casalesi, considerato mente imprenditoriale della cosca con interessi nel Nord e in particolare a Milano e Parma. Il provvedimento e' stato disposto nelle ultime ore per evitare la scarcerazione di Zagaria provocata da un cavillo relativo alla decorrenza dei termini. Pasquale Zagaria e' anche il fratello di Michele, ricercato dalle forze dell'ordine da 14 anni e inserito nell'elenco del ministero dell'Interno dei latitanti di massima pericolosita'. Zagaria era soprannominato Bin Laden per la sua capacita' di sfuggire alla cattura da parte delle forze dell'ordine ma anche perche' molto temuto da parte degli altri esponenti della famiglia camorristica dei Casalesi. Sono stati gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Napoli a notificare in carcere a Pasquale Zagaria il decreto di fermo emesso dalla Dda. Nei suoi confronti l'accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso e dalla finalita' di agevolare il clan dei Casalesi e la cosca dei Belforte, entrambi operanti nel Casertano. Il decreto e' stato necessario per evitare la scarcerazione per decorrenza dei termini. Pasquale Zagaria ha da tempo ricoperto un ruolo di grande rilievo nel settore economico imprenditoriale del clan e, piu' specificamente, nel settore degli appalti come emerge dalla lettura della sentenza emessa per il reato di associazione camorristica, il 416 bis, ed estorsione aggravata nel processo Normandia in cui e' stato condannato dal gup presso il Tribunale di napoli alla pena di 8 anni e 6 mesi e in quello sulle intimidazioni e infiltrazioni della camorra nella realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocita' in cui e' stato a condannato, sempre per associazione a delinquere, dal Tribunale di Nola a 6 anni di reclusione. Pasquale Zagaria, soprannominato Bin Laden, boss originario di Casapesenna (Caserta) e fratello di Michele, latitante da circa 14 anni e super ricercato dalle forze dell'ordine, e' considerato dagli inquirenti una delle menti imprenditoriali di maggiore capacita' all'interno del clan dei Casalesi. La sua specializzazione e' il settore edile e una grande capacita' manageriale: e' stato in grado, ad esempio, di mettere insieme in un giorno di chiusura delle banche 500 mila euro per l'acquisto di un immobile a Parma. Le sue imprese casertane sono riuscite ad imporsi sul mercato nazionale non solo praticando prezzi concorrenziali ma anche garantendo sui cantieri uomini e mezzi e tempi ridotti per la realizzazione delle opere. Pasquale Zagaria, braccato dalle forze dell'ordine, si costitui' nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano, nel luglio del 2006, pochi giorni prima della requisitoria del processo su affari e camorra, avviata da DDA e carabinieri un anno prima. In uno dei processi che lo hanno visto imputato, fu condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione anche il suocero di Pasquale Zagaria, Sergio Bazzini, imprenditore di Parma nel settore del cemento, con interessi a Milano, Parma e Cremona. Gli investigatori ritennero Bazzini, del quale Zagaria aveva sposato la figliastra, l'uomo di fiducia, una vera testa di legno del boss per controllare gli interessi tra Emilia Romagna e Lombardia. La vicenda per cui e' stato emesso decreto di fermo e' legata ai lavori di un cantiere aperto a Marcianise per la realizzazione di un centro commerciale. In particolare - come sottolinea il procuratore aggiunto della Repubblica, Federico Cafiero de Raho - e' stato accertato che nel corso dell'attivita' di edificazione del centro gli imprenditori incaricati dell'esecuzione degli appalti sono stati vittime di richieste estorsive e piu' volte minacciati anche con l'imposizione del blocco dei cantieri. E' stato imposto non solo il pagamento di tangenti per 450 mila euro ma anche l'affidamento di subappalti in favore di ditte segnalate da Pasquale Zagaria tra le quali quella riconducibile a una donna, Immacolata Capone. (28 marzo 2009)





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