RAVENNA, GANG DE FALSI CONTRATTI TELEFONICI: C'E' UN CASERTANO
Data: Giovedì, 12 marzo @ 11:30:29 CET
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RAVENNA - Usavano i dati dei clienti della compagnia di telefonia mobile per stipulare, a loro insaputa, altri contratti telefonici. Il raggiro, che secondo le indagini dei carabinieri di Ravenna e di Comacchio (Ferrara) dal 2007 ha coinvolto almeno 130 utenti, all'alba ha portato all'arresto di 13 persone, quasi tutte residenti nel Ravennate sebbene alcune originarie del sud, in esecuzione di altrettante ordinanze di custodia cautelare del Gip Corrado Schiaretti della Tribunale romagnolo su richiesta del Pm Stefano Stargiotti. Per tutti l'accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, alla sostituzione di persona, al falso e alla ricettazione. Durante le perquisizioni, oltre a documenti giudicati "interessanti" sono stati sequestrati più di 600 cellulari di ultima generazione con altrettante sim card, 50 computer portatili e 50 schede per navigazione Internet. Si tratta - hanno fatto presente gli inquirenti - del materiale che le compagnie telefoniche, all'oscuro del raggiro, davano agli organizzatori in comodato d'uso per i nuovi contratti. Quasi tutto veniva poi rivenduto al mercato nero mentre le sim finivano spesso nei phone center di varie città tra cui Ravenna, Milano e Bologna. Il pagamento della rata di abbonamento rimaneva però a carico dei truffati che spesso si vedevano recapitare sul conto corrente la bolletta, fino a qualche migliaio di euro ogni due mesi, per quei numeri telefonici mai chiesti. E l'indagine era partita proprio dalle numerose denunce fatte a partire da fine 2006 alle stazioni dei carabinieri di via Alberoni (Ravenna) e di Porto Garibaldi (Ferrara). Durante il blitz dei militari, in un capannone di Villanova di Bagnacavallo (Ravenna) sono state trovate enormi quantità di materiale vario - come pasta, caldaie e un centinaio di casse da morto - di cui non è chiara la provenienza. Gli arrestati si trovano tutti in carcere. Alcuni lavoravano per note compagnie telefoniche, per questo avevano facile accesso ai dati. Si tratta di Irina Angheluta, moldava di 29 anni domiciliata a Ravenna; Stefano Baccarini, ravennate di 45 anni; Luigi Barbieri, 40 anni, originario di Lione e residente a Marina di Ravenna; Marisa Bassi, ravennate di 57 anni; Emanuele Berti, 43 anni, originario di Copparo (Ferrara) e residente a Lido Adriano (Ravenna); Alcide Bravi, ravennate di 57 anni; Luciano Di Renzo, 41 anni, originario di Campobasso e residente a Cervia (Ravenna); Daniele Morelli, ravennate di 48 anni; Emanuele Riontino, 28 anni, foggiano domiciliato a Faenza (Ravenna); Filippo Seletti, 35 anni, originario di Parma e residente a Ravenna; Claudio Turra, ravennate di 49 anni; Angela Picanza, 37 anni, originaria di Campobasso e residente a Cervia (Ravenna); Ciro Natale, 45 anni, di Caserta. (11 mrzo 2009)





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