LA FAVOLA DEI BENI CONFISCATI: ENTI INADEMPIENTI, CHIUDE 'STELLA MARINA'
Data: Martedì, 10 febbraio @ 15:05:44 CET
Argomento: Enti e Comuni




CASTELVOLTURNO (Caserta) - Il territorio domizio ha perso un importante punto di riferimento sociale: la comunità per minori “Stella Marina” di Castelvolturno, inaugurata dieci anni fa su un bene confiscato alla camorra. La scorsa settimana, il Consorzio Icaro, ente affidatario della proprietà sottratta a Pupetta Maresca in viale del Correggio a Baia Verde, ha consegnato le chiavi dell’immobile al Comune di Castelvolturno. Il Consorzio Icaro, come da convenzione 67/99 del 27/09/99, ha gestito per dieci anni questo primo esempio in Regione Campania di bene confiscato riutilizzato per finalità sociali. Con sommo rammarico, a causa delle gravi carenze strutturali dell’immobile, difforme dal regolamento n.6 del 2007 della Regione Campania in cui vengono indicati i requisiti minimi strutturali per l’autorizzazione al funzionamento, Icaro è stato costretto a chiudere la comunità e a riconsegnare l’edificio al Comune. Il Consorzio, che in base alla convenzione stipulata con l’Ente, era responsabile esclusivamente della manutenzione ordinaria dell’immobile, nulla ha potuto contro l’evidente inadeguatezza della comunità che necessitava di interventi straordinari non più rinviabili. Dalla fine del 2003 ad oggi, periodo nel quale la struttura è stata gestita dalla cooperativa Pegaso, “Stella Marina” è stata una casa per 13 bambini di età compresa tra i 5 e i 17 anni. Questi minori, molti dei quali hanno alle spalle tragiche esperienze, hanno trovato tra le pareti della comunità una vera e propria famiglia. Hanno potuto frequentare con regolarità e profitto la scuola, stringere amicizia con i ‘vicini di casa’, festeggiare il compleanno, praticare sport e ottenere sostegno e affetto dagli operatori che quotidianamente hanno seguito il loro percorso. Purtroppo, nonostante gli sforzi e lo spirito di sacrificio e abnegazione, di fronte alle evidenti carenze strutturali dell’immobile, la cooperativa e il Consorzio non hanno potuto scongiurare la chiusura. Così cinque bambini sono stati trasferiti in altre comunità, sparse tra la provincia di Caserta e quella di Napoli, e il bene confiscato “Stella Marina” ha definitivamente cessato la sua attività. (10 febbraio 2009)





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