STUDI E RICERCHE: TURISMO A RISCHIO A NAPOLI PER COLPA DI GOMORRA
Data: Sabato, 31 gennaio @ 08:02:46 CET
Argomento: Turismo




NAPOLI - "La Campania è per il turista coraggioso". E' racchiusa in questa frase la morale di una ricerca sul turismo in Campania condotta da Jwt per la Regione e presentata oggi a Napoli dall'assessore al Turismo Claudio Velardi alla presenza di Matteo Marzotto, presidente dell'Enit e degli operatori del settore. Un'immagine, quella della Campania, penalizzata da una reputazione "pesantemente negativa" aggravata dal modo in cui i media si sono occupati delle questioni più scottanti: dall'emergenza rifiuti, alle notizie sul clan dei Casalesi, alle scorrettezza gestionali delle amministrazioni locali. Tra le cause citate dalla ricerca anche trasmissioni "come Le Iene, Report, Striscia la notizia" e, non ultimo, "il libro Gomorra con relativo film". Ecco cosa spiega il calo dei turisti in regione e il tracollo del settore. Un insieme di fattori che diventano una lente deformante per i turisti stessi che, si legge nel report, "incide sul ricordo e si trasforma in una barriera che inibisce il ritorno" dei turisti nel nostro territorio. E se da un lato la Campania evoca negli intervistati panorami mozzafiato, dall'altro rimanda a scenari di degrado ambientale: costruzioni abusive, rifiuti ingombranti e strade sporche. Le cause? Gli intervistati non sono certo morbidi nel fornire una spiegazione: disprezzo delle più semplici regole, atteggiamento di trascuratezza nei confronti della propria terra e "anticivismo". Napoli città rsta un forte attrattore. Ma la solarità dei cittadini è messa in ombra da tratti sociocuturali negativi. Alla napoletanità viene infatti associata la furbizia, il fatalismo, l'insofferenza per le regole, la tendenza a vivere di espediente. E le forze dell'ordine? Secondo la ricerca vengono percepite "percepite latitanti e/o vessatorie nei confronti dei soli turisti". Anche la cucina, tradizionalmente attrattore turistico, evidenzia le sue luci ed ombre. Pizza, mozzarella, caffé, impepata di cozze richiamano nella mente del turista sensazioni visive e olfattive, ma non mancano preoccupazioni, legate alle condizioni igieniche, espresse soprattutto dai genitori per i figli più piccoli. Molti i dubbi sulla reale salubrità dei cibi in seguito all'emergenza rifiuti, ma, come si legge nella ricerca, "ha fatto scalpore la puntata di Report sulla mozzarella alla diossina". Si potrebbe sempre pensare che, dopotutto, la Campania offre un immenso patrimonio artistico e culturale. Eppure alle bellezze storiche si affianca la sensazione dell'incuria che i turisti hanno di questi stessi posti. Un patrimonio dunque, quello della Campania, "ricchissimo", ma "sottostimato", penalizzato oltre che dall'incuria, anche da una "promozione approssimativa e limitata" di quelli che vengono considerati gli attrattori principali del turismo campano: da Piazza del Plebiscito al Maschio Angioino, da Spaccanapoli al Cristo Velato nella Cappella di San Severo, senza dimenticare Pompei, Ercolano, Paestum e la Reggia di Caserta. (30 gennaio 2009)





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