CASERTA, ERRORI GIUDIZIARI: SCAGIONATO ASSASSINO MA RESTA IN CARCERE
Data: Martedì, 27 gennaio @ 14:13:37 CET
Argomento: Cronaca




CASERTA - Alberto Ogaristi, l'uomo di 37 anni, condannato con sentenza definitiva all'ergastolo con l' accusa di omicidio di Antonio Amato, esponente di un clan camorristico del Casertano, e di tentato assassinio del cognato della vittima, Telat Qoqu, il 18 febbraio del 2002, a Villa Literno (Caserta) non partecipo' all'agguato. Lo ha scagionato un pentito (accusando tre persone arrestate dai carabinieri) ma Ogaristi, al momento, non potrà lasciare il carcere. A febbraio è fissata un'udienza di revisione del processo chiesta davanti alla Cassazione mentre i legali avanzeranno istanza d sospensione della pena in quanto si tratta di una fase di cosiddetto giudicato. Dopo la rivelazione del pentito la procura antimafia ha chiesto ed ttenuto l'aresto dei tre presunti responsabili. Amato e Qoqu rimasero vittime di un agguato nell'ambito della lotta tra le due fazioni del clan dei Casalesi, operanti tra Villa Literno e Castelvolturno, quelle del gruppo capeggiato da Francesco Bidognetti, detto 'Cicciotte e mezzanotte' e dei Cantiello-Tavoletta. Ad uccidere Amato, legato alla fazione dei 'Cantiello-Tavoletta' ed a ferire il cognato, secondo le risultanze di nuove indagini, non fu Ogaristi, accusato, anche sulla base delle indicazioni fornite agli investigatori da Telat (che riconobbe in uno dei suoi sicari Ogaristi), ma Luigi Guida, detto 'o drink', originario del rione Sanita' di Napoli, ma nominato da Francesco Bidognetti, reggente del gruppo per un lungo periodo. Con lui Luigi Grassia, di 36 anni e Gaetano Ziello, di 29 anni, entrambi di Casal di Principe. Nei confronti dei tre, il Tribunale di Napoli, su richiesta della DDA, ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere, con l'accusa di concorso in omicidio e tentato omicidio, porto e detenzione di armi comuni e da guerra, con l'aggravante di avere portato a termine l'agguato per agevolare la fazione camorristica di appartenenza. I risultati dell'attivita' investigativa dei carabinieri, riscontratta dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, scagionano dunque Alberto Ogaristi, che dopo un periodo di latitanza fu catturato il 6 luglio di due anni fa in un'abitazione di Casal di Principe, dopo un tentativo di fuga attraverso i tetti. (27 gennaio 2009-14:00)





Questo Articolo proviene da Casertasette
https://lnx.casertasette.com

L'URL per questa storia è:
https://lnx.casertasette.com/modules.php?name=News&file=article&sid=16247