CONFINDUSTRIA CASERTA: DELLA GATTA PRESIDENTE, COMMIATO CICALA
Data: Giovedì, 11 dicembre @ 20:20:35 CET
Argomento: Economia


Confindustria Caserta, il neo presidente Antonio Della Gatta: Uniti per lo sviluppo



CASERTA - E’ Antonio Della Gatta, 58 anni, ingegnere, costruttore edile, il nuovo presidente di Confindustria Caserta. Guiderà l’associazione degli industriali di Terra di Lavoro per i prossimi quattro anni (2008-2012). Succede a Carlo Cicala, industriale serico, che lascia l’incarico per fine mandato. L’elezione di Della Gatta è avvenuta al conclusione dell’assemblea generale che si è svolta oggi, in seduta privata, presso la sede di via Roma, con larga partecipazione dei rappresentanti delle aziende associate. Su una platea di 18 mila 760 voti assegnati hanno, infatti, partecipato all’assemblea i rappresentanti di aziende per un numero di voti corrispondente complessivamente a 15 mila 725 voti (83,8%). A favore di Della Gatta sono stati espressi 15 mila 145 voti. Con il neo presidente è stata eletta anche la squadra, composta da tre vice presidenti: Rosario Caputo (cui è stata affidata la delega a Credito e Finanza), Luciano Morelli (Ambiente e bonifiche) e Renzo Polesel (Relazioni industriali); e da tre consiglieri incaricati: Gustavo Ascione (Infrastrutture e Energia), Emilia Capomacchia (Servizi e marketing associativo) e Daniela Mastrangelo (Formazione, Innovazione e Ricerca). Legalità, infrastrutture, formazione, credito, ambiente, pubblica amministrazione, relazioni industriali: sono, nell’ordine, i capisaldi del programma enunciato dal nuovo presidente. Dodici cartelle, in tutto, che alla fine si condensano in uno slogan che incede all’ottimismo: uniti per lo sviluppo. E l’unità non è di certo mancata, in questa elezione se è vero che il nuovo presidente è stato eletto con il 96,3% dei numerosi presenti all’assemblea. Del tutto trascurabile, infatti, il numero dei voti contrari (appena 17, mentre gli astenuti sono stati 36) registrato dal seggio elettorale composto da Giovanni Bo, Massimiliano Santoli e Francesco Marzano. Il neo presidente di Confindustria Caserta non si è nascosto i problemi che attanagliano la provincia, a cominciare dal problema numero uno, quello della legalità, cui gli industriali tengono in maniera particolare. E per risolvere il quale il nuovo presidente ha proposto quattro azioni molto importanti: 1) la presenza di un membro permanente in rappresentanza di Confindustria Caserta nel Comitato Provinciale per l’ordine pubblico; 2) l’istituzione di meccanismi per raccogliere in maniera anonima e girare alle autorità preposte le pressioni sugli associati; 3) elaborazione da parte della Prefettura di una lista di aziende fornitrici di servizi “legalmente certificate” dalla quale le imprese possono attingere per l’avvio di investimenti e appalti; 4) istituzione presso la Prefettura di una Centrale Unica degli Appalti a garanzia della più totale Trasparenza. Quindi l’attenzione di Della Gatta è stata volta ai problemi della pubblica amministrazione (per i quali si prevedono protocolli di semplificazione delle procedure e l’operatività degli sportelli unici); delle infrastrutture (“Policlinico, Sistema metropolitano Casertano, nuova Alifana, viabilità stradale ed autostradale, Interporto Marcianise Maddaloni, aeroporto di Grazzanise e porto turistico di Pinetamare sono i punti strategici sui quali vi sarà la nostra massima attenzione”); dell’energia e soprattutto dell’ambiente. Settore, quest’ultimo, per il quale sono importanti sia i progetti di bonifica che di recupero a fini produttivi delle aree dismesse. Con un accento particolare per “l’accelerazione della rifunzionalizzazione degli impianti di depurazione e della realizzazione di condotte sottomarine alla foce dei Regi Lagni”. Ovviamente, ha detto il presidente, “per riuscire a sostenere le sfide che abbiamo di fronte e per favorire la massima partecipazione, proporrò nel primo Consiglio direttivo l’istituzione di specifici comitati, aperti alla partecipazione di tutti gli associati”. Infine, più di un riferimento è stato dedicato alla contingenza economica, che preoccupa non poco le imprese, e che deve essere affrontata – ha detto Della Gatta – spingendo ancor di più l’acceleratore sull’innovazione, dunque intensificando i rapporti con il mondo dell’università e dei saperi e rendendo operativo il Technodistrict; rendendo costante il tavolo di confronto con l’Abi; sperimentando con il sindacato nuove e più moderne relazioni industriali. Aspetto quest’ultimo che il nuovo presidente ha inteso sottolineare già con un gesto di attenzione. E cioè facendo slittare i lavori dell’assemblea pubblica, che in genere si celebra il giorno dopo, a lunedì prossimo a causa dello sciopero indetto dalla Cgil.

Dall’Unione a Confindustria: Carlo Cicala il traghettatore

“Un’associazione al servizio delle imprese, di cui sa interpretare esigenze e aspirazioni; ma anche un’associazione che è protagonista attiva nella società”, è questa l’associazione che lascia Carlo Cicala, a conclusione del mandato iniziato quattro anni fa, proprio in questi giorni, esattamente il 16 dicembre 2004. Un percorso culminato, peraltro, nel cambio di denominazione dell’associazione, che da Unione degli industriali è diventata Confindustria Caserta. “Un passaggio – ha argomentato Cicala nella sua relazione di addio – che è avvenuto nel solco di un cammino percorso con lo sguardo rivolto alla sfida dell’innovazione, continua e a 360 gradi, imposta dalla globalizzazione dei mercati, ma senza per questo perdere mai di vista la tradizione accumulata e consolidata in oltre Sessant’anni di storia dell’associazione degli imprenditori casertani”. “La nostra – ha detto Cicala – non è una semplice associazione tra imprenditori, ma vuole essere qualcosa di più: innanzi tutto, la casa degli imprenditori, quindi una struttura di riferimento efficiente ed efficace non solo per gli associati, dunque in grado di dare risposte rapide e fornire soluzioni concrete alle molteplici problematiche con le quali il mondo imprenditoriale è giornalmente costretto a misurarsi. Soprattutto nel Sud, particolarmente in Campania e in provincia di Caserta”. Cicala ha ricordato il “new deal” imposto all’associazione con la sua presidenza, “consapevole come sono che lo sviluppo delle economie locali si alimenta della cooperazione tra soggetti individuali e collettivi, nell’ambito di un dialogo interistituzionale che risponde all’esigenza di favorire l’incontro tra le competenze, le progettualità e le risorse ai diversi livelli politico-territoriali”. Un corso nuovo, dunque, contraddistinto da “un fitto dialogo con i sindacati e le forze sociali, il proficuo coordinamento con le istituzioni e gli enti locali, la stretta collaborazione con l’Università e il mondo professionale, la più incisiva presenza all’interno della Camera di commercio”. Cicala, infine, ha ricordato la crescita costante della platea dei soci, l’apertura della sede di Aversa, le missioni in campo internazionale (il progetto Italy Georgia Economic Patnership Programme, la manifestazione del San Leucio Textile Art innovation, la partecipazione alla fiera internazionale Proposte, le missioni a Mosca, a Tokyo e Singapore); la spinta all’innovazione e sulla ricerca (costante collaborazione con la Seconda Università, Master sulla proprietà intellettuale, la creazione di Sportello Uniti e Technodistrict). Un bilancio che è stato sottolineato dall’applauso convinto della platea. Ma soprattutto un risultato che è stato reso possibile – ha concluso Cicala – dalla collaborazione intelligente e fattiva dei componenti del Consiglio direttivo e della Giunta, il cui ruolo oltre che ricordato è stato anche sottolineato con la consegna di una medaglia ricordo. Infine, simpatico scambio di doni, a conclusione dell’assemblea, tra il presidente uscente e quello entrante: il primo ha consegnato al secondo una penna; il secondo al primo un lingottino d’oro. (11 dicembre 2008)





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