CONTRO LA CAMORRA LA BELLA GIORGIA MELONI: TOUR A CASALE
Data: Mercoledì, 19 novembre @ 21:06:27 CET
Argomento: Cronaca




Un tour nelle località simbolo della camorra, per incontrare, proprio nei luoghi più disagiati della Campania, la forza viva della "meglio gioventù". E' il viaggio compiuto oggi dal ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, passata nel giro di poche ore dal nuovo e modernissimo Centro direzionale ai Quartieri Spagnoli di Napoli, alle strade desolate di Scampia fino al luogo simbolo per eccellenza di quel territorio ormai passato alla storia come Gomorra. E proprio a Casal di Principe, dove si è levato il grido di aiuto del sindaco Cipriano Cristiano agli imprenditori - "Venite a investire da noi" - il ministro ha spiegato il senso del suo viaggio. "Vogliamo far capire che esiste un Casal di Principe diverso, una Scampia diversa. E' lo strumento migliore che abbiamo per affermare che i casalesi non sono un clan, ma gli abitanti di un comune che ha problemi con la criminalità organizzata e che vuole combatterla". Stamani al ministro sono stati presentati i risultati del Questionario anticamorra 2008, che quest'anno ha evidenziato dati sconfortanti: il 40% degli studenti napoletani coinvolti ha manifestato l'intenzione di lasciare in futuro la città e trasferirsi altrove, uno su tre ha ammesso di conoscere direttamente un camorrista, il 17% di aver comprato merce rubata e il 19% di acquistare spesso merce contraffatta. Nei Quartieri Spagnoli, il ministro ha inaugurato, in una bellissima chiesa del '500, la seconda edizione del progetto Educainfanzia per il doposcuola e l'assistenza a minori del capoluogo campano. Subito dopo, nel quartiere di Scampia, Meloni ha firmato una convenzione con la palestra di Gianni Maddaloni e del figlio Pino, medaglia d'oro di judo alle Olimpiadi di Sidney nel 2000: 20 mila euro al centro sportivo che allena gratuitamente i ragazzi del quartiere. Una "oasi nel deserto" come l'ha definita il ministro, che spera di poterla inserire in futuro tra i destinatari dei fondi per le comunità giovanili, previsti da un ddl approvato dal Consiglio dei Ministri e che dovrebbe cominciare a breve il suo iter parlamentare. Nei suoi discorsi rivolti ai giovani napoletani nel corso della lunga giornata campana, il ministro ha rivendicato ai ragazzi la capacità di poter cambiare lo stato delle cose: "Non sono i singoli a poter vincere questa battaglia, siamo noi come popolo. Sono soprattutto le giovani generazioni, perché a 20 si ha quella rabbia, quella capacità di provare amore". (19 novembre 2008)





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