LEGALITA' E STATI GENERALI A CASERTA: PARLANO BASSOLINO E CANTONE
Data: Domenica, 16 novembre @ 22:36:34 CET
Argomento: Cronaca




CASERTA - Per vincere la guerra contro la camorra nel Casertano "servono nuovi passi in avanti con uno sforzo che deve essere nazionale". E' l'appello lanciato dal presidente della Campania, Antonio Bassolino nel corso degli Stati generali sulla legalità promossi dal Pd a Caserta. Più magistrati a Santa Maria Capua Vetere, per evitare che un processo importante, il secondo troncone del processo Spartacus, rischi di saltare, una stazione unica appaltante e un grande patto per la sicurezza a Caserta sulla scorta di quanto fatto a Napoli sono per Bassolino le tre proposte da perseguire per segnare nuovi colpi contro la criminalità organizzata. Bassolino ha aperto il suo intervento ringraziando Walter Veltroni, assente per un'indisposizione, per aver scelto Caserta come sede degli Stati generali della legalità: "E' molto significativo - ha detto - essere di nuovo in terra di lavoro dove la presenza della camorra è molto forte specie in alcune aree. Quest'area - ha aggiunto - dove il ministro degli Interni é stato più volte, ed è un fatto importante, sta diventando sempre di più un'area simbolo della lotta alla camorra".
"Penso - ha sottolineato Bassolino - serva uno sforzo nazionale per rafforzare tribunale e procura di Santa Maria Capua Vetere. La seconda parte del processo Spartacus, infatti, può essere a rischio se non c'é un forte intervento finanziario in termini di mezzi e di un più alto numero di magistrati. E poi - ha proseguito - serve una stazione unica appaltante presso l'amministrazione provinciale di Caserta con il supporto di altre istituzioni e un nucleo interforze messo a disposizione che può rappresentare un passo in avanti in materia di appalti". Infine la terza proposta di Bassolino: "Come per Napoli, alcuni mesi fa, penso possa esserci un patto per la sicurezza in provincia di Caserta, sottoscritto dal ministero degli Interni e da Regione, Provincia di Caserta, Prefettura e Comuni interessati per il quale siamo pronti a mettere a disposizione risorse regionali, come fatto per Napoli, per dotare le forze dell'ordine di nuove volanti e di nuove tecnologie. Insomma - ha concluso Bassolino - dobbiamo dare il segnale di un impegno dello stato sempre più forte". L'intervento del governatore campano ha subito un'improvvisa interruzione per l'intervento di quattro dipendenti della clinica Pineta Grande di Castel Volturno che a gran voce hanno chiesto l'interessamento di Bassolino per evitare la chiusura della struttura, messa a rischio dal taglio delle convenzioni. "Siamo qui parlare di camorra, sono stato da voi e potremo parlare dopo", ha replicato Bassolino che poi ha regolarmente portato a termine il suo intervento.
Parla Cantone - "Lo Stato non abbandoni gli imprenditori che denunciano il pizzo". E' l'appello del pm anticamorra, Raffaele Cantone, già sostituto procuratore alla Dda di Napoli - dove per anni ha indagato sui Casalesi - e ora magistrato della Cassazione, intervenuto agli Stati generali della legalità promossi dal Pd a Caserta. Cantone ha fatto l'esempio di Vincenzo Schiavone, l'imprenditore casertano che ha denunciato i tentativi di estorsione dei Casalesi e la cui clinica, 'Pineta Grande', oggi é a rischio chiusura. Motivo per cui stamattina quattro dipendenti della struttura, con un fuori programma, sono entrati nella sala del teatro comunale e hanno interrotto l'intervento del governatore campano Antonio Bassolino rivendicando garanzie per il loro futuro occupazionale. "Spezzare ogni legame tra la camorra e le imprese e tra la camorra e la politica": lo ha chiesto il magistrato Raffaele Cantone, per anni in prima linea nella lotta ai clan, elencando otto proposte per rendere più efficace la lotta alla criminalità, nel suo intervento agli "stati generali" del Pd per la legalità. Si va dalla stazione unica appaltante che deve vedere il coinvolgimento della Guardia di Finanza e delle prefetture ad una modifica della disciplina degli appalti pubblici intervenendo non solo sui subappalti ma anche su altri passaggi della filiera, fino al rilascio della certificazione antimafia da richiedere anche alle imprese del settore privato e alla rivisitazione della legge sullo scioglimento dei comuni per infiltrazione mafiosa, andando a colpire anche le responsabilità dei funzionari pubblici. Modificare la legge sulla confisca dei beni patrimoniali ampliandone la portata anche alle proprietà in capo agli eredi dei camorristi, l'istituzione dell'agenzia nazionale per la gestione dei beni confiscati e un regime di incentivi fiscali per le aziende prima sotto il controllo della camorra, in modo da salvaguardarne i livelli occupazionali una volta sequestrate, le altre proposte di riforma auspicate dal magistrato. Minniti, Iannuzzi, Picierno e Graziano (Pd) - Dal palco degli Stati generali della Legalità promossi dal Partito Democratico a Caserta, il ministro ombra degli Interni del Pd, Marco Minniti, chiede al governo di rimuovere il sottosegretario all'Economia, il casertano Nicola Cosentino, chiamato in causa da alcuni pentiti di camorra. "Se vogliamo dare un colpo alle mafie - ha spiegato Minniti - la politica deve fare un gesto di rottura e tutti devono essere al di sopra di ogni sospetto. Colpisce un dato - ha sottolineato - mentre il governo manda l'esercito da queste parti non riesce a spostare un sottosegretario molto discusso". "Sono garantista - ha proseguito Minniti - e nessuno è colpevole sino a sentenza, ma credo che la politica non possa aspettare i tempi della giustizia mentre qui si gioca una partita nazionale contro la criminalità organizzata.Noi parliamo di stazione unica appaltante - ha osservato Minniti - e Cosentino di cui parlano cinque pentiti presiede il Cipe. I giornali parlano della Folgore a Caserta ma Cosentino resta al suo posto. Non c'é bisogno di una sentenza - ha concluso Minniti - quando c'é un'ombra, questa deve essere rimossa. Perciò riteniamo che la sua presenza al governo sia incompatibile".
"Il Pd rilancia da Caserta la proposta politica per combattere tutte le forme di criminalità". Lo ha detto il segretario campano del Pd, Tino Iannuzzi, a chiusura degli Stati generali della legalità che si sono tenuti oggi a Caserta. "Continueremo - si è impegnato Iannuzzi - a selezionare il nostro personale per creare una classe dirigente cristallina e su questo terreno incalzeremo e sfideremo il Pdl".
"Noi non ci lasciamo intimidire e siamo convinti che questa guerra contro la criminalità organizzata in provincia di Caserta, perché di guerra si tratta, la vincerà lo Stato attraverso l'impegno di tutti". Lo ha dichiarato la parlamentare casertana, Pina Picierno, ministro della gioventù del governo ombra del Pd, a margine degli stati generali della legalità svoltisi a Caserta. "Per raggiungere l'obiettivo - secondo Picierno - occorrono interventi per la sicurezza dei cittadini e sul tessuto sociale, perché la camorra svolge un ruolo di intermediazione sociale. Lo stato deve riappropriarsi degli spazi che ha lasciato colpevolmente abbandonati".
"Più sicurezza, più politiche sociali, più trasparenza, più sviluppo". Lo ha detto il deputato casertano del Pd, Stefano Graziano, intervenendo, nel teatro Comunale di Caserta, agli Stati della Legalità promossi dal Pd, dove ha ricordato "il patto per la sicurezza di Caserta" richiesto al governo ancor prima che si aggravasse l'emergenza camorra nel Casertano. "Per una lotta senza incertezze ai clan e alle loro infiltrazioni nel tessuto civile e imprenditoriale di Terra di Lavoro - ha aggiunto - va sicuramente rafforzata, nel quotidiano e nell'ordinario, l'azione delle forze dell'ordine e dell'intelligence, ma va anche introdotta la stazione unica appaltante, per garantire piena trasparenza, negli enti locali, ad appalti e gare. E infine vanno assicurati un'attività convinta per la valorizzazione delle eccellenze del territorio, come la filiera agroalimentare, oltre all'ampliamento dell'innovazione e della ricerca".
Camorra, a don Merola gli scrive chi voleva ucciderlo - Una lettera dal killer designato dalla camorra ad ucciderlo. L'ha ricevuta e resa nota nel corso degli Stati generali della legalità promossi dal Pd a Caserta, il prete anticamorra don Luigi Merola. Merola ha detto di averla ricevuta pochi giorni fa nella sede della sua fondazione "'A voce d'e creature", debitamente firmata, ma non ha voluto rivelare il nome di chi gli ha scritto. "Ti conoscevo - si legge in un passaggio della missiva scritta a penna e lunga sette pagine - conosco la tua testardaggine e il tuo coraggio, sei una persona che dava e dà fastidio al male e purtroppo era capitato a me di eliminarti e spegnerti ma fortunatamente ciò non è successo perché quel giorno quando sono entrato in chiesa tu stavi spiegando il passaggio del Vangelo sul figliol prodigo e non me la sono sentita di portare a termine il mio compito anche se sapevo le conseguenze alle quali sarei andato incontro". Don Merola ha ribadito il proprio impegno contro la camorra e ha annunciato che tornerà a Napoli per ricoprire fin dalla settimana prossima il ruolo di presidente della fondazione " 'a voce de creature'' nella quale ad oggi figurava come assistente spirituale: "Dobbiamo rompere le scatole ogni giorno - ha detto - e lo farò tornando a tempo pieno a Napoli usando la parola. Ai politici dico - ha concluso - lavorate per la gente senza compromessi sugli appalti, solo così la gente vi darà la propria fiducia". (15 naovembre 2008)





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